Dopo l’apertura ai Negramaro e il primo concerto con la Plants Play Orchestra insieme a Andy (Bluvertigo), l’artista pugliese Rossana De Pace con il verso campionato di un airone cenerino, è uscita il 28 giugno con il nuovo singolo “Perché lo fai?”.
Fuori “Perché lo fai?” di Rossana De Pace
Torna a far parlare di sé Rossana De Pace con la pubblicazione di “Perché lo fai?”.
Incantata dall’idea di poter creare un ponte fra natura e musica, Rossana De Pace è una eclettica artista che, a un songwriting di stampo pop cantautorale, riesce ad unire una forte dose di sperimentazione.
Un esempio, è il suo aver abbracciato il progetto Plants Play di Edoardo Taori, progetto in cui vengono “suonate” le piante.
Per guardare la performance a Musicultura 2024, “insieme” a una piantina di ulivo:
https://www.youtube.com/watch?v=Qn21wpOKEpM
La connessione di Rossana De Pace con la natura è forte anche nel suo nuovo singolo, “Perché lo fai?”.
https://linktr.ee/rossanadepace
Cosa racconta “Perché lo fai?”
Una canzone che affronta le domande ingarbugliate di chi ha una crisi d’identità (“Sarà mai abbastanza? Sarò mica scema? Ne varrà la pena?”). E cerca una soluzione per risalire a galla che sarà suggerita dall’apparizione di un airone in Martesana (un naviglio nella zone nord-est di Milano) ed un amico che condivide le stesse paure: “Fatti una domanda sola e buona: perché lo fai?”.
C’è tutto: l’inquietudine di chi sta soffocando tra mille domande sbagliate, la leggerezza di chi vuole rispondervi per consolarsi, il sollievo di chi trova la chiave per ricominciare e l’entusiasmo di una danza liberatoria di resurrezione.
“Non siamo quello che facciamo. Ogni volta che le ansie e le aspettative sociali prendono il sopravvento sulla mia felicità, facendo diventare ciò che amo un incubo, cerco di ricordarmi il motivo per cui ho iniziato un percorso, per ritrovare quella scintilla e ricominciare di lì.
L’ho imparato dopo un periodo davvero buio, incontrando un airone sulla Martesana a Milano.
Stavo mettendo in dubbio tutte le mie scelte ed avevo la testa così piena di domande che ho smesso di provare qualsiasi sentimento. Vedere un airone sullo specchio d’acqua mi ha provocato un tale stupore da risvegliarmi i sensi. Stupirsi è un sentimento curativo, ti riporta in vita.
Tornata a casa ho cercato il significato simbolico dell’airone ed ho letto “Quando entra nella tua vita ti sta comunicando di seguire i tuoi talenti e di seguire comunque con determinazione il tuo percorso anche se molte cose ti fanno sentire perso e piccolo”: era ciò che avevo bisogno di sentirmi dire.
Raccontando questa storia ad un amico, sempre sul “Naviglio popolare”, fantasticando sul motivo per cui avevamo iniziato a fare musica, è nata “Perché lo fai?”.
“Perché lo fai?” su Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/track/636RHiuZ8KN6NoTLooRbyX?si=77535539bb994b2e
Come nasce “Perché lo fai?”
“È una canzone corale sia nella modalità di creazione dell’arrangiamento, realizzato in casa con i musicisti con cui vivo partendo da una pre-produzione composta da me, sia nell’arrangiamento stesso. Alessandro Nitti ai beat, Giulio Milanesi alle chitarre elettriche, Alberto Antoniucci al basso. Io ho registrato le voci e i clarinetti, mentre il bordone maschile è di Pierfrancesco Speziale. Ci sono molte voci ispirate ai canti corali popolari bulgari e il khoomei gutturale mongolo nei ritornelli e nello special a “tradurre” la voce dell’airone“, afferma l’artista.
Che continua: “Lo stesso verso dell’uccello è all’interno dell’arrangiamento separando la prima parte da quella dove parte il groove effettivo, come volesse segnare un risveglio spirituale.
Ci siamo divertiti ad inserire l’airone anche come topper del beat finale.
Per la prima volta ho anche una parte di drop in una canzone, un momento di viaggio danzante un po’ psichedelico che parte subito dopo la domanda “Perché lo fai?”, come se fosse un ballo liberatorio, un’illuminazione portata avanti da un riff di synth in risposta a quello della chitarra elettrica su una scala modale.
Tornare all’origine, spogliarsi di sovrastrutture e ricordarci l’amore che fa iniziare a camminare verso una direzione, ad insistere è lo sciroppo per quel mal di gola dovuta dall’aria inquinata di una società che mette pressione e ti fa credere di non avere la voce sufficiente per cantare bene le tue stesse parole“.
I live contest di Rossana De Pace
| 2012 | Premio Valentina Giovagnini (Arezzo, Italia)
| 2013 | tra i 40 Finalist* di Area Sanremo (Sanremo, Italia)
| 2015 | Premio Donne d’Autore (Lecce, Italia)
| 2016 | Premio del MIUR (Ministero dell’Istruzione e del Merito) per il “Miglior Testo” nel Progetto “Suoni&Professioni”
| 2017 | Mediterranea 18 Young Artist Biennale di Tirana (Albania)
| 2019 | Finalista Premio “Pierangelo Bertoli”
| 2022 | Meeting del Mare Festival (Marina di Camerota, Italia)
| 2022 | Casa Sanremo con Open Stage (Sanremo, Italia)
| 2022 | Eurovision Village, Torino (Italia)
| 2022 | Apolide Festival (Vialfrè, Torino, Italia)
| 2022 | Echo Festival, Valpellice (Torino, Italia)
| 2022 | Lilith Festival (Genova, Italia)
| 2022 | “New Generation Playing in Memory Of Pino Daniele” Fondazione Pino Daniele, Galleria UmbertoI (Napoli, Italia)
| 2023 | tra i Vincitor* del Premio del Conservatorio di Milano, Fondazione Pino Daniele
| 2023 | Vincitrice del Bando Finanziamento “Record” e “Tour Italia” di “Puglia Sound+” con il suo EP “Fermati Mondo”
| 2024 | Semifinalista a “Musicultura”
| 2024 | Tour con la Plants Play Orchestra la prima orchestra di piante
| 2024 | Apertura Negramaro allo stadio Maradona di Napoli e Sansiro di Milano
| 2024 | Uscita del suo terzo singolo “perché lo fai?”
Bio
Rossana De Pace, 1996, Mottola (TA).
Inizia a scrivere canzoni a 15 anni, una terapia per aprirsi al mondo, potersi conoscere ed esistere.
La sua voce mette le radici nel Mediterraneo, la sua musica nel pop d’autore per la forma canzone e nel cantautorato moderno per i testi.
Ha vissuto a Pescara, a Torino, dove inizia la sua vera gavetta da cantautrice, e a Milano, dove si laurea in canto pop in conservatorio.
Nel 2020 pubblica il suo primo singolo autoprodotto, “Blabla”, e nasce GEA collective, dalla collaborazione come sound designer con Isabel Rodriguez Ramos, una visual artist italo-cubana con cui produce vari videoarte sul tema della connessione tra corpo, voce e natura.
È la co-fondatrice di Canta Fino A Dieci, un collettivo femminista intersezionale di cantautrici nato nel 2021.
A Milano inizia a cristallizzare il suo progetto lavorando alle sue canzoni in band.
Nel 2023 rientra tra i progetti finanziati da PugliaSounds+ per la realizzazione del suo primo EP, “Fermati mondo”, prodotto da Giuliano Dottori (Amor Fou) e anticipato dal singolo “Terra Madre”, e per il “Tour Italia” di promozione del disco che ha portato in giro per l’Italia.
Nel 2024 è tra gli artisti scelti del “Nuovo gran tour”, in Francia, per sviluppare un progetto di ricerca che mette in comunione le frequenze delle piante e la musica, finanziato dall’istituto italiano della cultura a Parigi e la direzione generale creatività contemporanea. Arriva alle semifinali di Musicultura e, a giugno, parte in tour con la Plants Play Orchestra (un’orchestra di piante) con guest come Saturnino, Andy Bluvertigo, Tormento e Cristina Scabbia.
A giugno apre, inoltre, i concerti dei Negramaro negli stadi di Napoli e Milano.
Sempre a giugno esce il suo terzo singolo, il primo prodotto da lei: “Perché lo fai?”.