Come per Johnny Depp, grande emozione per l’arrivo di Quentin Tarantino, ieri, alla Festa del Cinema di Roma, dove il regista si è confrontato prima con la stampa e poi con il pubblico, senza film da promuovere ma per ritirare il premio alla carriera.
Cosa ha detto Quentin Tarantino?
Parlando della libertà nell’essere creativi, senza censure o autocensure, ha detto: “Ora è più difficile, ma non impossibile. Bisogna però credere nei propri principi e non preoccuparsi se non si piace a qualcuno: se il film esprime lo spirito del tempo, se lascia il segno, ci sarà anche qualcuno a cui non piacerà. Anche Pulp Fiction fu oggetto di grandi discussioni, ma bisogna accettare anche le critiche più spietate, fanno parte del dibattito. Siamo in un’epoca repressiva e negli anni 80 era lo stesso, mentre invece, forse, la permissività dei 90 deve qualcosa a Pulp Fiction”.
Pulp Fiction
“Anche Pulp Fiction ebbe l’attenzione negativa di molti critici per i temi e lo stile. Non bisogna essere troppo sensibili, e non vedere mai le cose come un attacco personale. Comunque, va detto, ai tempi di PULP FICTION, era molto diverso. Se lo avessi fatto solo quattro anni dopo sarebbe stato più complicato”.
Roma: Quentin Tarantino e il futuro del cinema
Il cinema si riprenderà o sarà destinato a finire?: “Staremo a vedere, impossibile rispondere con certezza. Io ho una mia sala cinematografica (New Beverly, ndr.) e da quando l’abbiamo riaperta c’è stata un’affluenza incredibile tanto che ho appena acquistato un’altra sala. Forse il cinema nel futuro diventerà uno spazio un po’ di nicchia. È vero le cose stanno cambiando.