Robert Downey Jr. risponde a Martin Scorsese riguardo alla polemica sui cinecomic

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L’attore simbolo di casa Marvel risponde alle dure parole di Scorsese: “È la sua opinione. Non ha senso però dire che i film Marvel non siano cinema.”

Non guardo i film Marvel. Sapete? Ci ho provato. Ma quello non è cinema. In tutta onestà, la cosa più vicina a cui mi viene da pensare, per quanto bene sono fatti, con gli attori che danno il meglio che possono considerate le circostanze, sono i parchi a tema. Non è il cinema di persone che cercano di trasmettere delle esperienze emotive, psicologiche ad un’altra persona.” Queste le lapidarie parole con cui Martin Scorsese ha descritto i cinecomic in un’intervista rilasciata ad Empire in occasione dell’uscita del suo ultimo film “The Irishman” che verrà presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma. Il commento di Scorsese, suggeriscono alcuni, potrebbe essere dovuto al fatto che i film di supereroi ottengono fondi con cifre da capogiro, a differenza di film d’autore come il suo “The Irishman”, film che devono lottare per ottenere finanziamenti per essere prodotti.

Robert Downey Jr., grazie al quale la Marvel è riuscita a a decollare nel 2008 (con l’uscita di “Iron Man”) e a diventare ciò che rappresenta oggi , non ha esitato a rispondere al commento di Scorsese. L’attore americano ha diplomaticamente accettato l’opinione del grandissimo regista, contestando però il commento al vetriolo sulla “non appartenenza” dei film Marvel al cinema stesso.

Ti dirò la verità. Non mi aspettavo che l’Universo Cinematografico Marvel potesse diventare quello che è diventato, e ciò questa Hydra gigantesca e con decine di teste che è oggi. Ho sempre avuto altri interessi e secondo Scorsese, questo non è cinema. Se lo ha detto lui, dovrei controllare. È la sua opinione. Però, insomma, questi film vengono proiettati al cinema. Apprezzo la sua opinione perché penso che valga come qualsiasi altra. Abbiamo bisogno di tutte le diverse prospettive in modo da poter arrivare al centro della questione e poi andare avanti.

Le parole di Scorsese non hanno spinto soltanto la risposta di Robert Downey Jr. Hanno infatti sollevato un polverone che ha visto diverse star, più o meno coinvolte nell’universo Marvel, dire la loro sul commento del regista. James Gunn, regista dei due film dei “Guardiani della Galassia”, ha utilizzato Twitter per scrivere: “Martin Scorsese è uno dei miei 5 cineasti preferiti. Ero indignato quando la gente ha contestato L’ultima tentazione di Cristo senza aver visto il film. Sono rattristato dal fatto che ora stia giudicando i miei film allo stesso modo…Detto questo, amerò sempre Scorsese, sono grato per il suo contributo al cinema e non vedo l’ora di vedere The Irishman.

Karen Gillian, interprete di Nebula in “Guardiani della Galassia” aggiunge: “Direi che i film Marvel sono cinema, assolutamente. Il cinema è raccontare storie con gli effetti visivi.” Della stessa opinione è anche Samuel L. Jackson, che sottolinea come anche i film di Scorsese potrebbero non piacere a tutti : “Voglio dire, è come dire che Bugs Bunny non è divertente. I film sono film. Neanche a tutti piacciono le sue cose. Ci sono molti italo-americani che pensano che non dovrebbe fare film su di loro. Tutti hanno un’opinione, quindi va bene. Non impedirà a nessuno di fare film.”

A rispondere alle parole di Scorsese è anche Joss Whedon, storico regista dei primi due capitoli di “The Avengers”, il quale twitta, partendo direttamente dalle parole del regista: “Non è il cinema di esseri umani che cercano di trasmettere esperienze emotive e psicologiche ad un altro essere umano.” Mi viene subito in mente James Gunn, che ha messo tutto se stesso in Guardiani della Galassia. Ammiro Marty (Scorsese NdR) e capisco il suo punto di vista, ma… questo è uno dei motivi per cui ‘sono sempre arrabbiato!’ (citando invece una storica frase del personaggio di Hulk).

Jennifer Aniston sostiene invece l’idea di Martin Scorsese: “Guardi quello che c’è al cinema e noti che l’offerta diminuisce sempre di più: ci sono solo i grandi film della Marvel.” L’attrice sostiene che si dovrebbe tornare al cinema “dei tempi di Meg Ryan” perché “non mi piace l’idea di vivere in un green screen”. Secondo lei i cinecomic stanno infatti “sminuendo l’offerta cinematografica”. E voi? Da che parte state?

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