Alessandra Panaro, protagonista di una generazione di “poveri ma belli”
E’ doveroso ricordare l’attrice Alessandra Panaro, purtroppo scomparsa pochi giorni fa, a 79 anni, dopo un ricovero di alcune settimane, a Ginevra, città dove viveva. Alessandra Panaro è stata una delle protagoniste di un’intera generazione cinematografica, che dal dopoguerra si risollevava dal disastro della seconda guerra mondiale e del ventennio fascista.
L’attrice ha lavorato fino alla fine. Il suo ultimo film è uscito infatti poche settimane fa: “ La notte è piccola per noi” con Philippe Leroy.
Alessandra Panaro e l’italia che si risvegliava dopo la seconda guerra mondiale
Romana e bellissima, Alessandra Panaro era bionda, prosperosa, come le donne che vanno di moda nei periodi di povertà, forse per compensare psicologicamente la “magrezza” della fase storica. La ricordiamo poi splendida protagonista di un cult del 1956 di Dino Risi: Poveri ma belli, con Renato Salvatori e Marisa Allasio, dove recitò la parte della ragazza della porta accanto, nella Roma che si risvegliava dal torpore della grande guerra.
Era quello un periodo in cui sbarcare il lunario era ancora molto difficile. L’attrice ha avuto una splendida carriera, lavorando con registi del calibro di Luchino Visconti, Alessandro Blasetti, Carlo Ludovico Bragaglia, Sergio Corbucci, per poi dedicarsi alla famiglia e poi tornare al cinema.
Carriera e biografia di Alessandra Panaro
Panaro nasce a Roma nel 1934, in pieno periodo fascista, da una famiglia benestante. La sua carriera cinematografica, ma non solo, inizia appunto nel 1954, dove recita in tre film di grande successo di Dino Risi: Poveri ma belli del 1956, che fu specchio della gioventù di un’epoca; Belle ma povere del 1957; e Poveri milionari del 1959. Prese anche parte come valletta speciale al Musichiere, condotto da Mario Riva, un famoso programma televisivo di quegli anni. Condivise queste esperienze con Lorella De Luca, la ragazza mora della trilogia.
Il periodo del boom economico
Durante gli anni cinquanta recitò in commedie all’italiana più leggere, in linea con il periodo del boom economico. L’Italia stava rinascendo, e il benessere stava diventando di massa. Si cominciava a permettersi un lavoro fisso e tutelato, gli stipendi poco alla volta aumentarono e le condizioni di lavoro migliorarono, garantendo un minimo di risparmio. Erano gli anni della dolce vita di Fellini e Roma splendeva.
L’attrice nel 1957 fu la protagonista di Lazzarella di Bragaglia, film ispirato alla canzone di Domenico Modugno, mentre nel 1959 interpretò la parte di Nora in Cerasella di Matarazzo. Alessandra Panaro ha lavorato anche accanto all’indimenticabile e intramontabile Totò. Durante gli anni sessanta si dedicò soprattutto a film più avventurosi e mitologici. In oltre 60 anni di carriera ha recitato in 40 pellicole cinematografiche.
Vita privata di Alessadra Panaro
L’attrice ha avuto due grandi amori nella sua vita, con cui è convogliata a nozze. Si è sposata con il banchiere Jean Pierre Sabet, scomparso nel 1983 e poi, in seconde nozze, con l’attore Giancarlo Sbragia, uno dei suoi primi fidanzatini, rincontrato in età più matura. Sbragia è mancato nel 1994. Panaro lascia una figlia Vanessa Sabet, anche lei attrice.
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