Prometheus è Il Nuovo Album di Jacopo Ferrazza, uscito il 24 Gennaio

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Uscito il 24 gennaio 2025 “Prometheus”, il nuovo album del contrabbassista Jacopo Ferrazza che rappresenta una personale rilettura in chiave contemporanea del mito di Prometeo.

Il Percorso di Rinascita di Jacopo Ferrazza attraverso la Musica di “”Prometheus”

“Prometheus” è il quinto album da titolare del contrabbassista romano Jacopo Ferrazza, in uscita il 24 gennaio in formato CD e digitale sotto l’etichetta Teal Dreamers Factory. Preceduto dai singoli “Titan Rises” (13 dicembre) e “Oceanine Chorus” (10 gennaio), il disco rappresenta un viaggio musicale profondo, incentrato sulla rinascita interiore e la riscoperta del sé autentico.


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Una Nuova Interpretazione del Mito di Prometeo

Nel suo nuovo progetto, Ferrazza reinterpreta la figura di Prometeo, non più come un’entità salvifica esterna, ma come un simbolo dell’essere umano che, esplorando la propria interiorità, ritrova il fuoco. Questo fuoco rappresenta quelle capacità naturali e primordiali che la società contemporanea ha intrappolato. Prometeo, nel nuovo contesto, diventa metafora del potenziale umano che, resistendo alle pressioni esterne, evolve e riscopre la propria essenza più profonda.

Il Significato del Fuoco nell’Album “Prometheus”

“Prometeo – spiega Ferrazza – rappresenta l’uomo contemporaneo oppresso da paure, conformismo e dubbi. Il fuoco diventa una metafora della vitalità, dell’intuizione e della creatività, un simbolo di quel potenziale umano che può crescere e riscoprirsi autentico, nonostante le difficoltà”. L’album esplora un paesaggio sonoro ricco e variegato, dove ogni brano è un mondo a sé, con frequenti cambi di atmosfera che vanno da momenti onirici e rilassati a passaggi drammatici e intensi.

La Composizione e la Formazione dell’Album

“Prometheus” vede il ritorno di una formazione consolidata. Oltre al contrabbasso e ai synths di Jacopo Ferrazza, al piano e ai sintetizzatori troviamo Enrico Zanisi, mentre il violoncello di Livia De Romanis e la batteria di Valerio Vantaggio completano la sezione ritmica. Alessandra Diodati, con la sua voce, fa da legante tra gli strumenti, creando un dialogo continuo che arricchisce ogni traccia.

La Grafica e la Visione Creativa

Anche la grafica di “Prometheus” rispecchia il percorso artistico di Ferrazza. Creata da Sophia Zaccaron, la cover si collega visivamente a quella del precedente album “Fantàsia”, con il suo stile onirico che anticipa i temi profondi e simbolici del disco.

Un Mondo Sonoro di Contrasti e Riflessioni

Ogni traccia di “Prometheus” è un viaggio sonoro che accompagna l’ascoltatore alla scoperta di sé. Le influenze musicali spaziano dal progressive al gotico, con momenti di intensa dissonanza che rispecchiano il tormento e la ricerca di un equilibrio interiore. Un album che non solo racconta una storia, ma invita alla riflessione sul rapporto tra l’essere umano e il mondo che lo circonda.

Tracklist dell’Album:

  1. Prologue
  2. The Cave
  3. Prometheus
  4. The Rediscovery of Fire
  5. Pillory
  6. Titan Rises
  7. Oceanine Chorus
  8. I Am Everywhere

Testi delle canzoni dell’album “Prometheus” di Jacopo Ferrazza

THE CAVE

Here is the path, there are no colors, no more light to give life to the shapes.

Gray branches point the way of gods to make you buy life with the coin of time

While you threw ashes on the fire.

The cave is dark again,

The promise made to the child you were has been broken, Hephaestus come here!

Here is the path, as you walk with your back bent and smile at a screen.

You forgot that you came from the land of light, they repaid the indifferent with stasis

While you threw ashes on the fire.

You are forced to look for truth in dreams

While they throw ashes on the fire.

My real name was Prometheus,

I forgot my face to surround myself with mirrors

And I was glad!

The cave is dark again,

The promise made to the child you were has been broken, Hephaestus come here!

Here is the path, full of sad cut trees, eyeless gray faces, plastic rivers.

Please let me see what fills the space,

please let me dream, please let me look, please let me breathe.

PROMETHEUS

You, who came from who knows where, who traveled with precision.

You have chosen me and my old flaws for your sweet blossoming.

You flew over gray moors, green woods, purple vapors and leafy scents.

I wonder how much fear you had, how much you screamed in the rain.

Who are you? Who have you been? How much longer shall we meet?

Please forgive my emptiness, my continued absence.

Now I feel your ancient fire, Prometheus, my great son.

You are the eternal one, the unpretentious love.

Please, show me again the fire that burns in you and awaken mine!

THE REDISCOVERY OF FIRE

What is this feeling? What a shining light!

The traitorous eyes will never tell you what I’m seeing now:

An endless awesome painting!

I hear the trembling in the lovers’ belly

I cry the tears of children under the vile bombs

I feel the wind on the back of the free jumping whale.

I taste the blood in the jaws of wolf

I see the toil of the earth and the dancing tides

I feel the frost on my blades of grass and the heat on my falling leaves

I feel the tickle on my small chest and the last caresses of my sons.

If you only knew, you would no longer suffer loneliness.

You would see through the eyes of the titan and from them would spring blinding flames.

PILLORY

Keep your eyes closed, it is still sunny outside!

Vultures feed on believers’ misfortunes.

Wake up from your sleep, Don’t bend to the din!

Awake from your sleep but remember the dream!

Fool! Come back here and sing among us the only tune we know!

Don’t listen to them and dance with the stars, the rushing rivers of the woods are your veins, your breath is the trembling of the fiery volcano.

There is no cold that can strike those who contemplate the revived flame and who prefer eagle feathers on their foreheads to cowardly furs.

You who foolishly sold your warmth in exchange for that honor, who threw

away your mother’s embrace as she wept for that damned pride.

Stay asleep while I go and unleash those you chained up because they

laughed and embraced the trees.

TITAN RISES

And here I am, with open arms, no more fear of you!

Why don’t you look at me?

Stingy gods remember I have many lives to rise as the sweetest of fiery titans.

My gaze is certainly not that of a loser.

The blows of eagles will not kill me and loneliness will not make me wither away.

You who out of fear punish men will now crumble!

Prepare to be supplanted!

Chain me to this cliff, go ahead and do it!

I will make this rock a beacon of light for my children, Forever.

OCEANINE CHORUS

You cling to this stone of pride that you have raised.

You had to carry the message from the child

you were to the elder you will be.

You have forgotten; seasons will be merciful.

Eagles will not eat your liver anymore,

Your gaze, lost in the reflection of the rain on the cliff,

looks mercifully at you.

The rain will crumble the stone. There is still time!

I AM EVERYWHERE

Gray fields and storms fill my gaze.

The wind wets my naked body.

I watch myself and I have no more age,

no more anger no more a name.

I thought it was the end and instead it was my reflection catching fire.

What were the efforts of my fathers for?

Those distant borders become my skin,

The cycles of the seasons become my pulse, the tides are my burning blood.

The stars become my pupils, l stand up and the wind is my friend, finally I see.

Fire that blazes from me burns all the gray barren moors.

Now everything can be reborn, green woods rise up high and the scent of my-

dreams floods my reality. I am everywhere.

Track by Track di “Prometheus” di Jacopo Ferrazza

THE CAVE

Questa canzone racconta un viaggio interiore, un cammino di scoperta e disillusione. Il “cammino” che si snoda tra le “rami grigi” simboleggia la lotta dell’uomo per ritrovare la propria autenticità. E il “fuoco” rappresenta la vitalità che non c’è più. Il confronto con il mito di Prometeo e la riflessione sulla società moderna, che spinge a conformarsi e perdere la propria essenza, rendono questa traccia particolarmente evocativa e carica di significato. Il buio della caverna rappresenta metaforicamente le paure e i dubbi che impediscono all’individuo di riscoprire il proprio fuoco interiore.

PROMETHEUS

In questa canzone, il protagonista entra in contatto con una figura potente e quasi mitologica, forse una versione di se stesso o una sorta di guida spirituale. Il fuoco di Prometeo diventa simbolo di un’energia creativa, ma anche di un dolore che deve essere affrontato per poter rinascere. La bellezza del testo sta nella riflessione sulla paura, sulla solitudine e sul potenziale umano.

THE REDISCOVERY OF FIRE

Un’esplosione di emozioni contrastanti, un richiamo potente alla bellezza e alla forza di quella che è la “rinascita” del fuoco, simbolo di energia primordiale. La canzone esplora il contrasto tra la sofferenza procurata, ad esempio, dai bambini sotto le bombe, e la speranza che si manifesta nella consapevolezza del potere trasformativo del fuoco. La natura diventa una metafora per la forza vitale e può portare alla liberazione.

PILLORY

Con questa traccia, si esplora l’oppressione e il sacrificio per cause imposte dalla società. Viene rappresentata la condizione di prigionia e subordine, ma anche l’invito a risvegliarsi dalla conformità, a non cedere alla paura e a riscoprire la forza dell’individualità.

TITAN RISES

Una traccia di grande forza, che incarna l’orgoglio e la determinazione di chi si risveglia e si solleva, pronto a sfidare l’ordine stabilito. Il “Titan” che si risveglia dalle catene è un simbolo di ribellione e di resistenza. L’autoconsapevolezza del protagonista lo rende invulnerabile agli attacchi e pronto a costruire qualcosa di nuovo e luminoso per le generazioni future.

OCEANINE CHORUS

Questa canzone riflette sul tema del tempo e del cambiamento, con attenzione all’orgoglio che può impedire la crescita personale. L’acqua piovana che erode la pietra simboleggia la capacità di rigenerarsi e di rinnovarsi. Il messaggio è che c’è ancora tempo per cambiare, per vedere le cose sotto una nuova luce, lasciandosi alla spalle il passato.

I AM EVERYWHERE

Si raggiunge il culmine della trasformazione, dove il protagonista diventa uno con la natura, il fuoco, la terra, il cielo. Non esistono più limiti o confini, l’individuo si trasforma in un’entità universale. È il raggiungimento della piena consapevolezza di sé, un processo di totale liberazione dal dolore, dal passato e dalle cicatrici.

Crediti di Produzione

“Prometheus” è prodotto da Jacopo Ferrazza e Teal Dreamers Factory. Le registrazioni si sono svolte dal 28 marzo al 2 aprile, con mixaggio e mastering a cura di Enrico Furzi presso “La Strada Recording Studio”. La grafica e la copertina sono state curate da Sophia Zaccaron, mentre le fotografie sono a cura di Simone Angileri.

Formazione

  • Jacopo Ferrazza: Contrabbasso, Synths, Composizioni
  • Alessandra Diodati: Voce
  • Enrico Zanisi: Piano, Synths
  • Livia De Romanis: Violoncello
  • Valerio Vantaggio: Batteria

Jacopo Ferrazza, Un Artista Riconosciuto a Livello Internazionale

Jacopo Ferrazza è uno dei contrabbassisti più apprezzati nel panorama jazz italiano. Dopo aver studiato al Conservatorio di Frosinone, ha vinto numerosi premi, tra cui il “Jimmy Woode Award” come miglior bassista. Ha suonato con alcuni dei più grandi nomi del jazz mondiale, tra cui Enrico Rava, Paolo Fresu e Mario Biondi, e si è esibito in festival di prestigio in Europa, Stati Uniti, Asia e Africa. Il suo album precedente, “Fantàsia”, ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Global Music Awards nel 2022.

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