È disponibile in digitale “PREGHIERA PUNK”, il nuovo brano del cantautore valdostano DAVIDE MANCINI, ed è dedicato a Paolo Salandini, storico amico dell’artista ed ex membro della tour band di Luciano Ligabue, scomparso recentemente.
“Preghiera Punk” di Davide Mancini: il nuovo singolo che celebra la libertà e chi ha scelto di resistere
Il cantautore valdostano Davide Mancini è tornato con un nuovo e intenso brano: si tratta di “Preghiera Punk”, ora disponibile in digitale su Spotify. Il pezzo è una dedica speciale a Paolo Salandini, amico fraterno dell’artista e storico componente della band di tournée di Luciano Ligabue, recentemente scomparso.
“Preghiera Punk” è molto più di una canzone: è un manifesto, una dichiarazione artistica che unisce la forza interiore della preghiera alla carica sovversiva del punk. Il brano parla a chi ha scelto di vivere secondo ideali lontani dal potere, a chi si è battuto per i valori e l’autenticità.
«Questo brano racconta la difficoltà, ma anche l’orgoglio di chi ha investito tempo e cuore in un’utopia quotidiana fatta di poesia e resistenza» – ha dichiarato Davide Mancini – «È dedicato a chi si è occupato di libertà, non di potere».
Per ascoltare “Preghiera Punk”, visita il link su Spotify
Una produzione di alto livello con Massimo Spinosa
A curare la registrazione del brano è stato Massimo Spinosa, uno dei bassisti più stimati della musica italiana. Il suo curriculum vanta collaborazioni con nomi come Fabrizio De André, Mauro Pagani, Francesco De Gregori e Roberto Vecchioni. Con “Preghiera Punk”, Spinosa contribuisce a dare corpo e anima a un progetto carico di significato, fondendo professionalità e intensità emotiva.
La storia musicale di Davide Mancini: tra etno-rock, folk e cantautorato

La carriera di Davide Mancini affonda le radici nei primi anni da batterista nella O’Connel Street Band, per poi evolversi con il ruolo di frontman nei Celtica, gruppo etno-rock che ha calcato i palchi di tutta Italia. Con loro pubblica l’LP L’altro rock, un successo di pubblico.
Dopo l’esperienza con i Celtica, Mancini sceglie la via del cantautorato, esibendosi in tournée che lo portano in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Asia – tra cui una partecipazione al Festival di Hue. Ha aperto i concerti dei The Connells, si è esibito al Pistoia Blues Festival (1996, 1997) e al Porretta Soul Festival (1998), oltre a svariate apparizioni in TV. Ha avuto l’onore di dividere il palco con Bruno Lauzi, i La Crus, e di collaborare artisticamente con Moni Ovadia.
Il suo primo album, “Madame Gerbelle” (2008), è stato acclamato dalla critica e ha dominato per dieci mesi la Top 10 della classifica Indie Music Like. Il secondo lavoro, “Poesia e Democrazia” (2015), lo ha consacrato tra i nomi più interessanti della scena indipendente, portandolo al Festival della Musica Indipendente di Faenza.

Negli ultimi anni, Mancini ha rilasciato due singoli profondamente diversi ma complementari: “Aosta Capitale”, un tributo alla sua città natale, e “Preghiera Punk”, che segna un’evoluzione musicale e poetica, rimanendo sempre fedele ai suoi valori di libertà, poesia e resistenza.
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