Post Malone – Hollywood’s Bleeding | recensione album

Post Malone pubblica il nuovo album "Hollywood's Bleeding", un progetto che include grandi ospiti come Ozzy Osbourne ed Halsey. Ecco la nostra recensione.

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Il rapper e cantante Post Malone, da anni al centro dell’attenzione con pubblicazioni musicali che hanno conquistato le classifiche di tutto il mondo, è tornato con scarsissimo preavviso con il suo nuovo album “Hollywood’s Bleeding”. Si tratta di un progetto creato con la consapevolezza di un non essere più un artista conosciuto da pochi, né tantomeno una personalità apprezzata soltanto in un unico ambito: per questo il disco è ricco di moltissime collaborazioni di peso, tra cui quella con il grande rocker Ozzy Osbourne, la popstar Halsey, la nota cantante R&B (e popstar) SZA ed i rapper Future, Meek Mill e Travis Scott.

“Hollywood’s Bleeding” è in realtà un album in cui Post Malone è molto più cantante che rapper, in cui l’artista mette in scena quel lato melodico già presente in pezzi come “Jackie Chan” ma che più lo differenzia dai primi anni della sua carriera. A livello di temi, invece, si passa dall’autocelebrazione tanto cara alla maggior parte dei rapper a delle dediche ad un amore finito, tema quest’ultimo più da “cantanti” ma che comunque non manca nemmeno in lavori prettamente rap. I brani presentano sonorità “dark” ma non troppo, ritmiche abbastanza veloci e radiofoniche, e la voce di Post Malone risulta addirittura più calzante nei brani puramente cantati che in quelli in cui torna a vestire maggiormente panni rap: in essi l’abuso di autotune è palpabile.

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La presenza di così tanti featured artists impreziosisce molto il progetto: sono incluse delle voci molto belle, dei timbri differenti e sempre capaci di donare un’anima fresca e nuova alle canzoni, ed anche gli altri rapper inclusi fanno generalmente un buon lavoro inserendo flow e timbriche abbastanza soddisfacenti nei pezzi. Si tratta di un fattore che permette all’album di filare giù molto più agevolmente, oltre che di attirare diverse tipologie di ascoltatori; riuscire ad amalgamare con successo Halsey, Meek Mill ed Ozzy Osbourne all’interno dello stesso disco è una missione molto difficile da portare a termine, e Post Malone ci riesce grazie ad uno stile che sa essere generico quanto basta per accoppiarsi con mille stili diversi ma anche personale quanto basta per donare al progetto un’anima propria.

Dopo una prima metà fatta di canzoni dalla durata media (più di 3 minuti, per intenderci), “Hollywood’s Bleeding” si avvia verso una seconda parte di brani molto brevi, pezzi che scorrono via uno dopo l’altro senza troppa fatica ma anche senza lasciare molto all’ascoltatore: le tracce che conservano valore anche da sole sono distribuite soltanto fra le prime 12 posizioni della tracklist, mentre quello che segue sono pezzi che funzionano all’interno del disco ma che difficilmente verranno riascoltati singolarmente. In definitiva ci troviamo davanti ad un album molto carino, non certo un capolavoro ma un’opera comunque discreta.

Di seguito l’audio di “Hollywood’s Bleeding”.

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