Poltergeist (2015): recensione del remake di un classico

Poltergeist è un remake del celebre horror di Stephen Spielberg, girato 30 anni dopo. Ecco cosa cambia in un film più recente ma per questo non più moderno.

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“Poltergeist” è un film horror del 2015, remake della celeberrima opera anni ’80 diretta da Stephen Spielgerg. Questo rifacimento è diretto da Gil Kenan e sceneggiato da David Lindsay-Abaire, mentre il cast include Sam Rockwell, Rosemarie DeWitt, Jared Harris, Saxon Sharbino, Kyle Clatlett, Kennedi Clements ed altri interpreti. Così come tanti altri remake horror pubblicati nello scorso decennio, anche quest’opera ambienta la trama narrata nell’originale ai giorni nostri: qui in particolare si fa molto affidamento alle tecnologie odierne, non solo sostituendo l’iconico televisore con tubo catodico dell’originale con un moderno schermo al plasma ma anche mettendo in scena droni, tablet ed altri dispositivi non proprio “essenziali” come una TV non proprio giurassica.

TRAMA: La famiglia Bowen si è appena trasferita in una nuova casa. La situazione non è migliori: il padre di famiglia Eric ha appena perso il lavoro, e su tre figli soltanto una, Madison, è felice della nuova abitazione. La bambina ha del resto un nuovo amico immaginario, che poi così immaginario non è: si tratta di uno spirito maligno che si è messo in comunicazione con la piccola. Suo fratello Griffin è l’unico ad accorgersi che qualcosa che non va: il bambino è testimone di tanti eventi sovrannaturali, eppure nessuno gli crede finché non sarà diventato davvero impossibile negare ulteriormente l’evidenza…

Recensione di Poltergeist (2015)

Nonostante l’onere di mettere in scena il remake di un classico sia un fardello pesante, il regista e la produzione di “Poltergeist” hanno eseguito il tutto molto a cuor leggero. La trama originale, che nel 2015 non è più così stupefacente dopo che di famiglie che si trasferiscono in una casa stregata ne abbiamo viste fin troppe, viene imbastita da mille cliché che sommandosi l’un l’altro iniziano ad essere molto fastidiosi: la figura del clown spaventoso e, nella fattispecie, i pupazzi a forma di clown che appaiono al bambino più suggestionabile della famiglia (succedeva lo stesso in “The Hole”, ad esempio), un filo diretto tra bambina e spirito maligno ed il fatto che la casa sorgesse su un cimitero ricordano un po’ troppo “Ouija”, e l’elenco potrebbe continuare ancora.

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Non convince nemmeno l’uso eccessivo della tecnologia moderna, che sembra più uno spartiacque messo apposta per fare la differenza col passato piuttosto che un reale espediente narrativo. La regia prosegue invece a scatti, in maniera frettolosa, ed anche le parti onestamente piacevoli del film sembrano scorrere troppo rapidamente come se ci fosse fretta di portare a termine un compito e consegnarlo all’insegnante. Convince poco anche la recitazione, che va avanti fra altri e bassi ma ci porta quasi mai all’interno dei personaggi, ed anche la tensione è poca. Ci sono comunque momenti efficaci, jump scare che funzionano ed un accenno di dinamica psicologica interessante, ma non basta per riempire il vuoto qualitativo che si frappone fra questa opera ed altri horror recenti.

Come guardarlo

“Poltergeist” (2015) va in onda stasera, 6 febbraio 2020, in prima visione e prima serata su RAI 2. Il film è disponibile anche in streaming sulle piattaforme Rauken TV, Infinity, TimVision, Chili, iTunes, Google Play, YouTube. Di seguito il trailer.

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