Pink Sonic. European Pink Floyd Experience (le emozioni dei Pink)

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Pink Sound
Pink Sound

Pink Sonic. European Pink Floyd Experience è un concerto- tributo alla musica dei mitici Pink Floyd. Il 27 gennaio i Pink Sonic hanno proposto al Teatro Manzoni di Milano alcuni dei pezzi più significativi del gruppo fondato da Syd Barret nel lontano 1965. Barret un “genio” forse ancora incompreso venne poi sostituito da David Gilmour, front man fino al 1995. I Pink, (Roger WatersNick Mason, Gilmour e Richard Wright) dopo l’uscita di scena di Barret, restano uno dei gruppi più importanti della musica mondiale. Il sound che hanno prodotto negli ultimi decenni è stato infatti oggetto di ricerche e studi per particolarità e raffinatezza, sia del suono che dei testi.

Il progetto Pink Sonic esiste dal 2011 con l’obiettivo di far rivivere le stesse emozioni suscitate dal gruppo inglese. Ciò è possibile grazie alla tecnica dei singoli artisti, ma anche grazie all’utilizzo degli strumenti musicali degli stessi Pink durante i fortunati concerti del periodo 1988/1994. I Pink Sonic sono composti da:Francesco Pavananda (chitarra, voce principale), William Moor (batteria), Michele Lavarda (basso e voce), Gioel Stradiotto (tastiere), Gabriele Andreotti (sassofono), Marco Marinato (chitarra ritmica), Valerie Buckley (voce), Manuela Milanese (voce), Nicole Stella (voce).

Pink Sound
Pink Sound:Francesco Pavananda

Pink Sonic: non solo cover band

L’European Pink Floyd Experience Tour del Manzoni di Milano è stato un tripudio di musica, emozioni e colori. La sala era piena di fan vecchi e giovani. Gli artisti hanno fatto vivere infatti un’esperienza molto toccante. Hanno ripercorso parte della storia del gruppo, che ha inciso tantissimi capolavori difficili da presentare in un’unica performance. Pavananda front man, con la sua chitarra, ha aperto il concerto con la band con Shine On You Crazy Daimond, un cult. La canzone si avvale di una parte iniziale musicale tra le più belle e emozionanti della musica mondiale. il testo poi è una struggente dedica a Barret (il diamante pazzo). Dopo essere stato allontanato dal gruppo perché ingestibile e instabile, il tenebroso Barret ha condotto una vita solitaria e da “maledetto”.

Pink Floyd al completo con Syd Barret e David Gilmour

Tanti sono stati i pezzi presentati per un concerto che è durato quasi 3 ore. Non sono mancate le indimenticabili Money, Hey you, Wish you were here, fino a Another Brick in the Wall. Il concerto è andato oltre la riproposizione di cover dei vecchi e grandi Pink, ma si è trattato di una rivisitazione comunque fedele e al contempo personalizzata dal talento dei musicisti.

Psichedelico e onirico sound e gioco di luci

Lo psichedelico, che ha caratterizzato la musica dei Pink, è elemento fondamentale del concerto. Lo sono anche l’evocazione dello stato d’animo, e della dimensione onirica. Imprescindibile è poi l’utilizzo delle luci, per ottenere l’effetto desiderato. Fasci di luce colorate hanno illuminato il teatro dall’basso verso l’alto, riportando indietro nel tempo. Syd Barret inventò questo stile psichedelico, che va a scavare nell’interiorità fatta di tante e anche contrastanti sfumature. Gilmour, il componente dei Pink che più ispira il gruppo di Pavananda, ha continuato poi il percorso arricchendolo di nuove sonorità e ricerche, raffinando il sound. Non si può non parlare di Waters, i cui testi sono sempre struggenti e significati. Basti pensare a Another Brik in the Wall e al messaggio contro muri fisici e mentali e soprattutto all’odio verso la guerra, tema spesso presente nei testi di Waters.

Concerto/spettacolo che è arrivato al pubblico. L’unica pecca forse sta proprio nell’uso delle luci. Salendo fino ad arrivare alle gambe o al busto dei presenti, le luci avrebbero creato un effetto di coinvolgimento emotivo più completo.

Le date del tour dei Pink Sonic: http://www.pinksonicshow.com

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