Pierangelo Bertoli. Cantastorie a “muso duro”

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Pierangelo Bertoli

Oggi il pensiero è tutto per Pierangelo Bertoli, cantautore, scrittore, attivista sociale

Pierangelo Bertoli nacque il 5 Novembre 1942 a Sassuolo da una famiglia operaia; fin da bambino prese coscienza degli aspetti duri della vita, infatti a soli dieci mesi una grave malattia, la poliomielite, lo privò dell’uso degli arti inferiori. Nonostante i limiti della malattia, Pierangelo Bertoli visse un’infanzia gioiosa. Il cantautore fu sempre affascinato dal mondo della musica e al suo venticinquesimo compleanno gli amici gli regalarono una chitarra; fu quella la scintilla che fece poi di Pierangelo Bertoli un’icona della musica cantautorale italiana.

Nel 1974 pubblicò il suo primo album: Rosso colore dell’amore, seguì poi Eppure soffia e A muso duro. Quest’ultimo è un manifesto poetico rappresentativo della musica e della canzone di Pierangelo Bertoli. Il cantautore con A muso duro espresse magnificamente il suo ideale di cantautore: raccontare storie ed essere felici con se stessi. Nel 1981 il Bertoli si ritrovò in vetta alle classifiche musicali con il brano Pescatore e con Certi momenti. L’anno 1986 invece è l’anno in cui Pierangelo Bertoli produsse il doppio album Studio & Live. Nel 1987 interpretò alcuni pezzi di De Andrè e Conte nell’album Canzone d’autore. Nel 1991 Pierangelo Bertoli si presentò a Sanremo con la canzone Spunta la luna dal monte. Si presentò alla kermesse musicale anche l’anno successivo con il brano Italia d’oro: una canzone di protesta contro le truffe politiche e sociali italiane.

Poco prima della morte del cantautore, avvenuta nel 2002, uscì l’album 301 guerre fa, raccolta di inediti e arrangiamenti. Pierangelo Bertoli fu molto attivo sul fronte politico-sociale. Sempre pronto a combattere per iniziative solidali e per mobilitazioni volte alla giustizia sociale; Pierangelo ebbe anche un’esperienza politica con il Partito Comunista Italiano e con alcuni militanti musicisti italiani formò il Canzoniere Nazionale del Vento Rosso. La poetica del Bertoli è una poetica aggressiva e delicata, dolce e amara ma giusta. Egli ha sempre cantato per la giustizia, per la morale autentica, per la verità. La sua voce è sempre stata un grido sincero per l’uomo e per il tempo dell’umanità.

Ecco una strofa di A muso duro, espressione di rabbia e sensibilità tipiche di Pierangelo Bertoli: «canterò le mie canzoni per la strada ed affronterò la vita a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo diritto e aperto nel futuro. E non so se avrò gli amici a farmi il coro o se avrò soltanto volti sconosciuti. Canterò le mie canzoni a tutti loro e alla fine della strada potrò dire che i miei giorni li ho vissuti».

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