Oggi nasceva Franca Rame celebre attrice teatrale, scrittrice e attivista politica. Accanto al marito Dario Fo, Franca ha contribuito a tradurre con gesti e parole scritte del nostro tempo personaggi femminili e maschili che non aveva mai avuto spazio sulla scena pubblica. Un’eroina moderna che ha saputo dare voce alle donne denunciando al mondo il tremendo stupro subito nel 1973 da parte di neofascisti di estrema destra.
Franca Rame. Ci lasciava il 29 Maggio di sei anni fa
Il debutto nello spettacolo e il matrimonio con Dario Fo
Franca Rame nasce a Villastanza una frazione del comune di Parabiago in provincia di Milano, 18 luglio del 1929. La famiglia Rame ha antiche tradizioni teatrali legate soprattutto al mondo delle marionette che risalgono al 1600. La madre di Franca Emilia Baldini era un insegnante e attrice, mentre il padre Domenico Rame era un attore. Con un background così ricco non appare strano che franca abbia intrapreso anche lei questa strada artistica.
Il suo debutto nel mondo dello spettacolo avvenne di fatto appena nata. La bimba venne infatti impiegata per ruolo da infante nelle commedie allestite dalla compagnia della famiglia. Nel 1950 all’età di 21 anni Franca insieme alla sorella, decise di dedicarsi ai teatri di rivista e venne scriturata nella compagnia primaria di Tino Scotti per lo spettacolo “Ghe pensi mi” di Marcello Marchesi. Poco più tardi, nel 1954, Franca Rame si unisce in matrimonio con l’attore Dario Fo e il 31 marzo dell’anno seguente nasce loro figlio Jacopo.
L’utopia sessantottina e la fondazione della compagnia “Nuova Scena”
La coppia di attori nel 1958 fonda insieme la “Compagnia Dario Fo-Franca Rame” il cui il marito è regista e drammaturgo, mentre lei è prima attrice e amministratrice. Negli anni Sessanta la compagnia riscuote un notevole successo nel circuito dei teatri cittadini istituzionale.
Nel 1968 Franca e Dario abbracciano l’utopia sessantottina ed escono dall’Eti (Ente Teatrale Italiano) e fondano il collettivo “Nuova Scena”. Franca Rame con la sua “Comune” interpreta testi di satira e di controinformazione politica, il cui carattere è talvolta anche molto feroce. Tra gli spettacoli si ricordano “Morte accidentale di un anarchico” e “Non si paga! Non si paga”. A partire dalla fine degli anni Settanta Franca Rame partecipa al movimento femminista: scrive e interpreta testi come “Tutta casa, letto e chiesa”, “Grasso è bello!”, “La madre”.
Dario Fo: Morte accidentale di un anarchico
Franca Rame: usò l’arte per raccontare il suo stupro
Nel marzo del 1973, nei cosiddetti “Anni di Piombo”, Franca Rame venne rapita da alcuni esponenti di estrema destra. Durante il periodo di prigionia l’attrice subì violenza fisica e sessuale: questa tragica esperienza venne raccontata dall’attrice in un cruento monologo dal titolo “Lo stupro” del 1981, parte dello spettacolo “Tutta casa, letto e chiesa”.
«Tengo con la mano destra la giacca chiusa sui seni scoperti. È quasi scuro. Dove sono? Al parco. Mi sento male… nel senso che mi sento svenire… non solo per il dolore fisico in tutto il corpo, ma per lo schifo… per l’umiliazione… per le mille sputate che ho ricevuto nel cervello… per lo sperma che mi sento uscire. Appoggio la testa a un albero… mi fanno male anche i capelli… me li tiravano per tenermi ferma la testa. Mi passo la mano sulla faccia… è sporca di sangue. Alzo il collo della giacca. Cammino… cammino non so per quanto tempo. Senza accorgermi, mi trovo davanti alla Questura. Appoggiata al muro del palazzo di fronte, la sto a guardare per un bel pezzo. Penso a quello che dovrei affrontare se entrassi ora… Sento le loro domande. Vedo le loro facce… i loro mezzi sorrisi… Penso e ci ripenso… Poi mi decido… Torno a casa… torno a casa… Li denuncerò domani». (Tratto dal monologo “Lo Stupro”).
La denuncia sociale e le battaglie politiche
Il rapimento di Franca è stato di fatto un’azione punitiva contro una donna scomoda, che aveva prestato la sua voce prima all’Organizzazione Soccorso Militare e poi al movimento femminista. Una donna che doveva imparare a tacere e a stare al suo posto.Le spaccarono gli occhiali, le tagliarono viso e corpo con una lametta, le bruciarono la pelle con le sigarette e la violentarono a turno. Per quello stupro non c’è mai stata nessuna condanna, ma solo la prescrizione, a 25 anni dal fatto. Nonostante questo Franca non ha mai smesso di lottare e denunciare pubblicamente la vicenda. Un’eroina moderna armata solo di parole che ha fatto della sua tragedia una bandiera contro le ingiustizie femminili.
Nel 1999 Franca insiema a Dario Fo ricevette una laurea honoris causa da parte dell’Università di Wolverhampton. Nelle elezioni politiche del 2006 fu eletta senatrice in Piemonte tra le fila del Idv. Antonio di Pietro la propose anche come Presidente della Repubblica e ricevendo ben 24 voti. Nel 2008 Franca Rame lascio il Senato perché non condivideva più gli orientamenti politici governativi. L’attrice si è spenta nella sua abitazione di Milano il 29 maggio 2013 all’età 83 anni.