Obi Wan Kenobi: la recensione

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Obi Wan Kenobi è la terza serie live action prodotta da Disney+ appartenente al mondo di Star Wars. Dopo The Mandalorian e The Book of Boba Fett, tocca alla serie sul nostro jedi preferito interpretato da un magistrale Ewan McGregor. Tante critiche sono state fatte a questo prodotto di sei episodi. Ma è giusto demolirla così? La serie presenta invero alcuni difetti evidenti, ma le critiche poste possono risultare eccessive. Il problema è The Mandalorian, che risulta essere un gioiello raffinato e contro cui la serie di Obi Wan perde su più fronti. Cercando quindi di evitare paragoni, verranno mostrati non solo i difetti ma anche i pregi di questa serie.

Una lente su Obi Wan

Obi Wan Kenobi risente di un budget inferiore a The Mandalorian. Si nota la differenza nel corso dei sei episodi. La serie con Mando e Grogu è più ricca sul piano visivo. Questa è una delle principali critiche poste alla serie sul nostro amato maestro jedi. Ad essa si aggiunge un accusa di presentare una storia già raccontata e vista nel terzo film della trilogia prequel. In effetti Obi Wan non presenta ne nuovi personaggi ne una storia particolarmente fresca. Si tratta di un piccolo approfondimento sullo stato emotivo di Obi, ora un uomo disilluso e che ha perso tutto. Senza più stimoli ne valori. Un reietto, di un mondo ormai morto, che si nasconde. Quindi, dal punto di vista di chi scrive, il fatto di non presentare novità non è un motivo di critica. Obi Wan kenobi non racconta nulla di nuovo. Non è una perla luccicante come The Mandalorian. Ma è uno sguardo con la lente di ingrandimento su Obi. È forse si un riempitivo, ma un tipo di riempitivo che è in grado di darci molto.

Un Obi Wan Kenobi diverso

La principale qualità di Obi Wan Kenobi risiede proprio nel mostrarci qualcosa che credevamo di aver già visto a sufficienza. Invece alla fine ci accorgeremo di quando fosse un affermazione errata. Qui ci viene raccontato lo stato emotivo del maestro Jedi decaduto. Un uomo ora, che non crede più in nulla. Che ha perso i suoi punti di riferimento. Che ha perso il suo amico più caro e che adesso è un ombra di quello che era. Èd è questo forse l’aspetto più interessante. Vedere l’eroe della trilogia prequel, il maestro eroico, sarcastico e sbruffone, ridotto ad un fantasma che si nasconde. Un Obi Wan diverso, talmente disilluso da rifiutare di aiutare un Jedi in fuga. È quindi errato parlare di una serie che non ci dice nulla di nuovo. Quello che vediamo è un Obi Wan diverso, mai visto fino ad ora.

Dal fondo della botte

Alcune forzature, magari un pelo fastidiose, sono presenti. Qualche scena bruttina c’è ( ad esempio quando Obi fugge con la piccola Leia nascosta sotto il mantello, per dirne una). Ma ci sono anche aspetti piacevoli ed interessanti. Ad un Obi Wan disilluso, si aggiunge un bel approfondimento sulla giovane Leia. Vivien Lyra Blair si dimostra un ottima promessa. Da corpo e spessore al personaggio. E così potremmo apprezzare il bel rapporto che si crea tra la giovane principessa e il vecchio e disilluso maestro. Sarà questo rapporto che spronerà Obi Wan Kenobi a ritrovare un briciolo di speranza e uno scopo. Ed è questo un altro bell’aspetto di questa serie. Ci viene raccontato Obi nel suo punto più basso e poi la sua lenta risalita dal baratro.

Obi Wan Kenobi: un epico duello

Per finire, nel punto più tragico ed epico della serie, arriviamo al confronto tra maestro ed ex apprendista. Lo scontro tanto atteso, tra Darth Vader e Obi Wan Kenobi. Anche qui varrebbe la critica del già visto. Uno scontro che ricalca quello visto su Mustafar. Ma a questo punto si può anche dire: “chissene frega!!!”. Il duello tra i due è intenso ed maledettamente epico e ci mostra un Obi in difficoltà. Un uomo vecchio e che ha perso il contatto con la forza. Ma che grazie ad una grande forza d’animo riesce a riallacciarlo e a fronteggiare la sua più grande paura e delusione. Ed è qui, alla fine, che troviamo una delle scene più belle dell’intero prodotto. Un Obi Wan che scaraventa una raffica di pietroni sul signore dei Sith, sconfiggendolo. Ed una frase che mette i brividi e che sottolinea la natura bipolare di Vader/Anakin:“Non sei tu che hai ucciso Anakin Skywalker, ma io” . Stupendo.

Conclusioni

Obi Wan Kenobi non è perfetta. E se paragonata a The Mandalorian perde nettamente. Ma le critiche poste sono forse troppo ingenerose. Questa è una serie che approfondisce aspetti dell’evoluzione psicologica di Obi Wan, che vederemo essere nel punto più basso della sua esistenza. Ma lo vedremo reagire grazie al bel rapporto instaurato con la principessina Leia, davvero ben caratterizzata. E il premio finale sarà un epico duello a colpi di spade laser e botte di forza. Un duello, e una serie in generale, che ricalca cose già viste ma che in realtà ci dice molto di più di quello che sembra.

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