Uscirà venerdì 13 aprile in rotazione radiofonica ed in una nuova versione remix “Porcellana” il nuovo singolo di Noemi, brano che è tratto dall’ultimo album di inediti “La Luna” disponibile in tutti i negozi di dischi tradizionali, digital store e piattaforme streaming.
Porcellana, il nuovo singolo di Noemi è stato scritto da Emiliano Cecere e Diego Calvetti, e affronta con tatto e delicatezza un tema molto diffuso e personale come quello degli attacchi di panico. Con queste parole l’artista parla del nuovo singolo: “Ci potrebbero essere mille e un modo per raccontare gli attacchi di panico in musica ed io mi sento ferrata sull’argomento. Il titolo rimanda all’immagine della testa fragile come la Porcellana che esprime benissimo come ci si possa sentire in quei momenti dove le emozioni prendono il sopravvento, facendoti sentire nuda e fragile”.
Noemi si prepara anche ad incontrare il suo pubblico per due imperdibili concerti, dove presenterà i brani dell’ultimo lavoro discografico e tutti i suoi più grandi successi. Le date sono fissate per il 29 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano e il 30 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. I biglietti per assistere ai concerti sono disponibili sui circuito vendita Ticketone ed in tutte le rivendite autorizzate.
Porcellana – Audio
Porcellana – Testo
Scende la notte
Quando mi guardo nello specchio e sono stanco
E il sangue mi ribolle addosso quando piango
O scorro foto solo per passare il tempo e sono stanco
Scende la notte
Quando vorrei andare in guerra e so che perdo
Perché mi tremano le gambe sopra il mondo
Mi vesto bene ad ogni modo e mi difendo ma sono stanco
Ma il cuore mio lo so
È solo una puttana
E la mia testa fragile come la porcellana
Che non scende mai per strada
E vive dei suoi sogni
Che sono buchi neri e ci sprofondi
Ma il cuore mio lo so
È come un aquilone
Che vola sopra il cielo e si abbandona ad un tifone
Che puoi solo fermare
Con la forza di un padre
Ma rimani bambino
E continui a tremare
Scende la notte
Quando regalo a sconosciuti il mio passato
E metto il naso rosso e faccio lo spassoso
Di colpo cado nell’ovatta accartocciato e resto muto
Ma il cuore mio lo so
È solo una puttana
E la mia testa fragile come la porcellana
Che non scende mai per strada
E vive dei suoi sogni
Che sono buchi neri e ci sprofondi
Ma il cuore mio lo so
È dentro un ascensore
Bloccato in mezzo a un piano soltanto per timore
Che puoi solo sbloccare
Lasciandoti andare
E immaginando
La notte dormire
Ma il cuore mio lo so
È solo un aquilone
Che vola sopra il cielo e si abbandona ad un tifone
Che puoi solo fermare
Con la forza di un padre
Ma rimani bambino
E continui a tremare
E continui a tremare