Accadde oggi: Premio Nobel a Bob Dylan nel 2016

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Il 13 ottobre venne diffusa la notizia che il Premio Nobel per la letteratura dell’anno 2016 sarebbe stato assegnato al cantante Bob Dylan, destando non poche critiche e discussioni sul caso.

Secondo il Comitato dei Nobel a Stoccolma, Bob Dylan ha “creato una nuova espressione poetica nell’ambito della tradizione della grande canzone americana” ed ha per questo deciso di assegnare proprio a lui l’ambitissimo premio. La scelta di assegnare il Nobel per la letteratura ad un cantante ha inizialmente creato scalpore e non pochi si dichiaravano infatti a sfavore della vittoria di Dylan.

Il cantante ha ottenuto il Nobel a 20 anni esatti dalla sua prima candidatura, avvenuta nel 1996. L’ultimo americano ad essere stato premiato prima di Dylan è la scrittrice Toni Morrison nel 1993.

A fare il nome di Dylan per la prima volta, nell’ormai lontano 1996 fu Gordon Ball, docente di letteratura all’università della Virginia. La motivazione: “per l’influenza che le sue canzoni e le sue liriche hanno avuto in tutto il mondo, elevando la musica a forma poetica contemporanea”. Sostenne l’idea di Ball anche il grande poeta americano Allan Ginsberg. Da quel momento sul Nobel a Dylan si è sempre vociferato, ma si è dovuto aspettare il 2016 per concretizzare i rumor.

Sia Irvine Welsh, autore di “Trainspotting”, che Alessandro Baricco si dichiararono in disaccordo con la scelta. Mentre da Obama a De Gregori, molti fan dell’operato di Dylan si mostrarono invece entusiasti della vittoria del cantautore. Il dibattito è stato acceso riguardo all’appartenenza o meno della musica alla letteratura, se le due cose siano ad oggi considerabili complementari e comparabili o se appartengano invece a due ambiti differenti. Per Sara Danius, segretaria permantente dell’Accademia che assegna il Nobel, scomparsa ieri a Stoccolma, non c’era motivo di questionare sull’assegnazione del Nobel a Dylan. Le sue parole: “Non è un atto rivoluzionario. Se si guarda indietro a 2500 anni fa, si incontrano poeti come Omero o Saffo che scrissero testi che dovevano essere interpretati o ascoltati anche con l’accompagnamento di strumenti musicali. Lo stesso accade con Bob Dylan.”

La faccenda non smise poi di far discutere per un altro accadimento: Dylan rifiutò di ricevere il premio. Il Nobel, che il cantautore avrebbe dovuto accettare nel dicembre successivo, venne consegnato in abstentia. Il premio venne poi ritirato personalmente da Dylan con un discorso di 4000 parole e di quasi mezz’ora soltanto nell’aprile 2017. Anche questa scelta divise non poco l’opinione pubblica.

Il suo discorso di accettazione è stato pubblicato in forma scritta dalla Fondazione Nobel. Al suo interno Dylan cita influenze letterarie e musicali. “Moby Dick” di Herman Melville, “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque e l’”Odissea” di Omero nella letteratura, nella musica invece Lead belly e Buddy Holly, che “trasmise qualcosa che gli diede i brividi” quando guardò Dylan del palco.

Probabilmente in relazione alle discussioni riguardati la legittimità o meno del premio, Dlyan aggiunse: “Le canzoni sono diverse dalla letteratura”. Sottolineando: “Devono essere cantate, non lette. Così come le parole delle opere di Shakespeare erano scritte per essere recitate su un palcoscenico”. “Spero che molti abbiano la possibilità di ascoltare queste liriche così come era intenzione farle sentire“ conclude.

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