Nikki Wozzo & Bad Whiskey

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È un fatto assodato da tempo che l’Alberta è il Texas del Canada. Infinite pianure di bestiame e cavalli con rodei come principali eventi culturali. Enormi riserve di petrolio con compagnie petrolifere che guidano le economie delle principali città. Pickup a perdita d’occhio. Naturalmente, la musica country prospera lì, ma proprio come il Texas, c’è una forte influenza del blues shuffle e del rock per fare una specie di “country-fried rock n roll”. Band come i texani ZZ Top e Stevie Ray Vaughn e Double Trouble e altri eroi del southern rock come Lynard Skynard e gli Allman Brothers hanno sempre avuto un grande seguito nel Wild Rose Country di Alberta. Melodie perfette per una notte di festa sul Red Mile o per perdere 10 giorni allo Stampede. Ecco il nuovo disco di Nikki Wozzo.

Il ritorno di Nikki Wozzo

Nikki Wozzo ora appende il suo cappello a Los Angeles, California, ma il chitarrista e cantante è nato e cresciuto a Cowtown-Calgary, Alberta, Canada. Attraverso i suoi viaggi nell’interno della Columbia Britannica per affinare le sue abilità, nel Regno Unito per suonare in una band metal, e infine giù a Hollywood per mettere su bottega, Wozzo ha portato con sé lo shuffle della prateria. Il suo nuovo progetto Nikki Wozzo & the Bad Whiskey porta il bassista Ray Miller dal Quebec ufficialmente nell’ovile con Mike Mallais e Blair Shotts che condividono i compiti di batteria sull’album. Il disco intitolato The Bad Whiskey contiene rauchi shit-kickers e swing nostalgici per fare da colonna sonora al tailgate party giù al lago.

La nuova musica

L’opener è un amorevole tributo alla provincia natale di Wozzo e una sorta di storia delle origini del rocker. Wild Rose’ è quella combo rock blues da bar di batteria dura, chitarra martellante e muggito selvaggio sul ronzio dell’happy hour. Una combinazione che ha servito molto bene i beniamini canadesi The Tragically Hip durante la loro ascesa alla fine degli anni ’80, inizio anni ’90. Wozzo cita la sua città natale e il suo festival caratteristico, e racconta di come si rotola a Calgary per divertirsi. Questo viaggio autobiografico imposta il resto del disco.


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Bad Whiskey

L’omonima “Bad Whiskey” scivola tra lo shuffle da bar e il breakdown dell’intervallo. Wozzo si scarica nel microfono dell’armonica filtrata per quel suono da annunciatore ferroviario favorito da rocker heavy blues come Big Sugar. Lover’s Song’ si appoggia alle vibrazioni country-western con un classico basso che segna la canzone di Wozzo che desidera la sua donna nelle pianure mentre lui è a Los Angeles. Old Man’ parla in modo poetico degli alti e bassi della relazione di Wozzo con suo padre, dai momenti divertenti al bar e quando veniva a vedere la sua band suonare agli anni in cui non erano così vicini. Le relazioni padre-figlio passano attraverso molte fasi e Wozzo è qui a riflettere su come tutte hanno formato l’uomo che è diventato. Un sentito tributo a papà. ‘Rowdy’ e ‘All Night Long’ si portano in dirittura d’arrivo con un paio di rocker ispirati agli ZZ Top che celebrano quelle folli notti di festa. Bad Whiskey è una collezione diretta di un particolare tipo di heartland rock. Chiamiamolo Stampede Rock. Shufflin’ rock n roll fatto per i bar della prateria e le strade aperte.

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