Neneh Cherry: “Broken Politics” il nuovo album – Recensione

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“La vita è divertente, poi muori “, Neneh Cherry annuncia con noncuranza il suo quinto album da solista “Broken Politics“. In bilico tra rovina, urgenza e giocosità, l’artista svedese si trova a fare il punto della situazione sullo stato attuale del mondo, servendo verità oscure quando meno te lo aspetti.

Per Broken Politics, Neneh Cherry si è avvalsa della collaborazione di Four Tet per la produzione del disco (il produttore aveva già lavorato anche a Blank Project del 2014), scritto con il partner Cameron McVey e registrato in uno studio co-fondato dal pianista jazz Karl Berger che in passato aveva suonato anche con il padre dell’artista. Tutti insieme hanno sviluppato un album dai suoni che spaziano vari generi musicali che contraddistigue Neneh Cherry.

Composto da dodici brani, l’album è caratterizzato da vari stili musicali, ci sono suoni di musica Hip Hop, Pop, Jazz ed Electronica. Poi c’è l’approccio più intimista dell’album, caratterizzato dalla voce quasi silenziosa di Neneh. Uno stile sperimentale che non potrebbe piacere in modo immediato all’ascoltatore.

Tutto inizia in modo sottile con il brano “Fallen Leaves”. Sullo stesso stile arriva il singolo “Kong”, una dolce e triste poesia sullo stato del mondo ed uno sguardo su dove siamo diretti. Nel contesto all’interno di “Kong” c’è un chiaro messaggio politico che poi viene ripreso in gran parte del resto del disco, ma questi sono sentimenti personali, dal punto di vista personale. 

In questo senso, Broken Politics sembra quasi un giro lento che attraversa la mente dell’artista, in quanto ciò che ottieni da tutto dipende da te come nel caso dei brani come “Poem Daddy” “Synchronised Devotion” e “Deep Vein Thrombosis.” 

Continuando ad ascoltare l’album sicuramente il diamante grezzo è il brano “Natural Skin Deep”, la canzone più immediata di tutto il disco. Orecchiabile ed irresistibile nel testo è anche il brano che chiude il disco “Solider”. Nel nuovo singolo “Shot Gun Shack” si parla della violenza che ci circonda, mentre “Slow Release” ti porta ad un mix di suoni che stimolerà la propria mente in un viaggio sensoriale. 

Nel complesso, il nuovo album di Neneh Cherry è impossibile da descrivere con parole diverse tra loro perché è qualcosa di unico sul mercato discografico in questo momento. Anche in questo album  l’artista dimostra di essere sempre uno se non due passi avanti a molti altri artisti. Voto 4/5

Brani Migliori: “Natural Skin Deep”, “Solider”, “Slow Release”

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