Mylène Farmer: ospite a sorpresa della giuria di Cannes

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Mylène Farmer

È un bel giorno per Mylène Farmer. Mentre il cantante ha recentemente annunciato di intraprendere, nel 2023, un nuovo tour in tutta la Francia, il nome di quest’ultimo è stato confermato, questo giovedì 24 giugno, nell’elenco dei nove giurati per l’edizione 2021. del Festival di Cannes.

Cosa ha rivelato nel comunicato il festival?

In un comunicato, il festival ha rivelato le nove persone che formeranno questa giuria che si riunirà dal 6 al 17 luglio per vedere i 24 film in concorso. Cinque donne e quattro uomini, tra cui il suo presidente, il regista Spike Lee, “provenienti da cinque continenti e sette nazionalità”, assicurano gli organizzatori del festival. Sorpresa: la presenza della cantante francese Mylène Farmer, 59 anni, tanto discreta in città quanto apprezzata dal grande pubblico. Qualcosa per deliziare i fotografi e i cacciatori di autografi sul tappeto rosso.

Mylène Farmer

La scelta di Mylène Farmer come giurata del festival più prestigioso al mondo dedicato alla settima arte difficilmente sorprenderà i suoi seguaci. Ex studentessa a Cours Florent prima di dedicarsi alla canzone, la detentrice del record francese di vendite record in Francia è anche nota per il suo sincero amore per il cinema e le sue aspirazioni come attrice. Una passione percepibile nell’estetica delle sue clip più famose (le ombre di Barry Lyndon di Kubrick e dei Duellanti di Ridley Scott aleggiano sopra “Libertine”), ma anche nel suo curriculum. Comparsa in The Last Fight di Luc Besson, Mylène ha affidato a quest’ultimo, nel 1992, la produzione del video di “Let my heart loose”, mentre a sua volta il regista ha ingaggiato nuovamente la star per interpretare il personaggio di Sélénia nella trilogia di film d’animazione Arthur e gli invisibili (nel 2006, 2009 e 2010).

Vanessa Paradis

Mylène Farmer non è la prima figura della canzone francese ad entrare a far parte di una giuria di Cannes poiché nel 2016 Vanessa Paradis l’aveva preceduta sotto la presidenza del regista australiano George Miller.

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