Morto l’indimenticabile Max Von Sydow

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A 90 anni ci lascia un mito, l’attore Svedese Max Von Sydow nato in Svezia (precisamente a Lund) il 10 aprile 1929, nella sua casa a Parigi dove viveva con la sua seconda moglie e produttrice francese Catherine Brelet con cui era sposato dal 1997 e che ne ha annunciato la scomparsa. Difficilmente si può riassumere mezzo secolo di brillante carriera come lo è stata la sua.

Verso gli anni Cinquanta Max nei teatri in cui recitava (tra cui quelli di Skåne e di Malmö)  in Svezia incontra Ingmar Bergman (regista, sceneggiatore, drammaturgo, scrittore e produttore cinematografico svedese) che lo sceglie nel ruolo del cavaliere crociato ne ”Il settimo sigillo” nel 1957, proprio lì debutta sul grande schermo. Max e Ingmar non si sarebbero più divisi con ben 14 film insieme, tra questi ”Il posto delle fragole”, ”L’adultera”, ”La fontana della vergine” e ”Come in uno specchio”.

Lo ricordiamo con estremo piacere nel film ”I tre giorni del Condor” film del 1975 con Robert Redford dove interpretava la parte di Joubert, killer indipendente.

Candidato a due premi Oscar, nel 1989 per il film ”Pelle alla conquista del mondo” e nel 2012 come attore non protagonista per ”Molto forte, incredibilmente vicino”.

Anche L’Italia non manca all’appello, in quanto sceglie Max Von Sydow per diversi film. Importanti le sue apparizioni per i film ”Cadaveri eccellenti” di Francesco Rosi e ”Il deserto dei Tartari” di Valerio Zurlini , entrambi girati nel 1976. In seguito Dario Argento lo richiede come protagonista in ”Non ho sonno” del 2001.

Lo vediamo interpretare tra i suoi ultimi ruoli il corvo a tre occhi ne ”Il trono di spade” serie televisiva di grandissimo successo.

Ci piace ricordarlo con i senimenti espressi riguardo ai film in cui ha recitato: ”mi piace farmi prendere dal personaggio, ma considero che sia un privilegio fare in scena cose che non farei nella vita”.

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