“More Heroes” – Riflettori sul Punk: Jello Biafra

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il cantante Jello Biafra in uno dei suoi progetti da solista

“More Heroes” è una rubrica dedicata alla scoperta dei più grandi nomi che hanno fatto la storia del punk, molti dei quali non conosciuti adeguatamente come meriterebbero. Oggi i riflettori sono puntati sulla carriera solista di Jello Biafra.

Leggenda punk

Eric Reed Boucher, conosciuto in tutto il mondo col nome d’arte di Jello Biafra, è uno dei più importanti e famosi cantanti punk di sempre. Nato nel 1952 a Boulder, Colorado, deve il suo pseudonimo alla marca di caramelle Jell-O e dalla Repubblica del Biafra, Stato che dal 1967 al 1970 si staccò dalla Nigeria.

Oltre che per la militanza nei Dead Kennedys, Biafra è celebre per il suo attivismo politico e per la forte dose di humor grottesco che ne hanno caratterizzato l’arte, le performance e la musica. Tra le provocazioni è passata alla storia la sua candidatura come sindaco di San Francisco nel 1979. Nonostante un programma elettorale bizzarro e surreale (uno dei punti prevedeva che i poliziotti indossassero costumi da clown al posto delle divise), Biafra ottenne più di 6000 voti e si piazzò quarto su una lista di dieci candidati.

Altra invenzione del cantante fu la fondazione dell’Alternative Tentacles, una delle più importanti etichette discografiche indipendenti americane di sempre. Ha prodotto dischi di band quali Butthole Surfers e D.O.A.

Gli anni nei Dead Kennedys

Jello Biafra assieme ai Dead Kennedys
I Dead Kennedys: da sinista East Bay Ray (chitarra), Jello Biafra, Klaus Flouride (basso) e D.H. Peligro (batteria).

Sfacciati, provocatori, sarcastici e irriverenti fin dalla sigla che adottarono: questi furono i Dead Kennedys. Alfieri del punk hardcore, disconobbero sempre tale merito affermando di essere un gruppo new wave. Nati nel 1978, per otto anni segnarono indissolubilmente la scena punk mondiale. Canzoni quali “Holiday In Cambodia”, California Über Alles“, “Nazi Punks Fuck Off” e l’album d’esordio “Fresh Fruit For Rotting Vegetables” del 1980 sono stati e sono a tutt’oggi fonte d’ispirazione per moltissime band. Con la loro musica mossero critiche e fecero ironia sulla religione, la politica interna, il business musicale, il governo di Ronald Reagan.

Negli anni ’90 Ray, Flouride e Peligro fecero causa a Biafra in seguito alle accuse di royalty non pagate. E’ l’inizio di un percorso fatto di battaglie legali che culmina con la reunion della band senza lo storico frontman e di cui quest’ultimo non voleva cedere il diritto all’uso del nome. Dal 2001 i Dead Kennedys sono tornati in attività con nuovi frontman, per quanto solo in sede live. Un percorso che ha di fatto irrimediabilmente distrutto i rapporti umani. Nel 2017 un libro scritto dallo scrittore Alex Ogg sui primi anni di vita della band è caratterizzato dalle risposte derisorie e polemiche di Biafra nei confronti degli ex compagni d’avventura e viceversa.

Carriera solista

Dal 1987 al 2006 Biafra ha inciso diversi dischi di spoken word, ovvero di solo parlato. Veri e propri comizi in cui affronta gli argomenti più disparati nell’ottica delle proprie posizioni politiche che vanno dall’anti capitalismo al pacifismo, giustizia sociale, affermazione dei diritti civili, ecc.

Oltre ad essi molte sono le collaborazioni con altri band quali i Melvins, i NoMeansNo e gli stessi D.O.A. Ultime ma non ultime, le due band dopo i Dead Kennedys di cui è stato frontman e con cui ha continuato a fare musica: i Lard, di stampo hardcore/industrial, dal 1988 al 2000 e i Jello Biafra And The Guantanamo School Of Medicine dal 2008 a tutt’oggi.

Curiosità

Appassionato di punk da tutto il mondo, Biafra ha sempre espresso grande apprezzamento per la scena italiana. Parlando del gruppo alternative rock Disciplinatha, li apostrofò come l’unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare (cit).

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