Mina: un convegno dell’Università di Torino

Gli 81 anni di Mina festeggiati con un convegno internazionale sui canali web dell’Ateneo

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Mina, cantante (rielaborazione fotografica di Loredana Carena) articolo di Loredana Carena

Mina Anna Maria Mazzini, alias Mina è, certamente, una delle cantanti italiane più apprezzate degli ultimi sessant’anni. Ma Mina non è soltanto ammirata per la sua particolare vocalità. Infatti, nel corso del tempo, è diventata una vera icona di stile e la sua assenza fisica sulle scene del mondo dello spettacolo ne ha, sicuramente, alimentato il mito.

Un fenomeno di costume che merita di essere indagato e approfondito. Per tale motivo l’Università di Torino ha organizzato per le giornate del 25 e del 26 marzo il convegno internazionale “Mina, la voce del silenzio: presenza e assenza di un’icona pop”.

Perché un convegno su Mina?

Nella storia dei media e dei costumi italiani Mina raffigura un caso unico, difficilmente riconducibile a paradigmi di analisi precostituiti. Il suo percorso artistico è un eterogeneo punto di osservazione dei trand culturali che hanno caratterizzato il XX secolo. La cantante è diventata una vera icona pop alla Andy Warhol. E’ un simbolo di una televisione raffinata ed elegante, modello di indipendenza femminile, opinionista e imprenditrice discografica.

Analizzare la figura di Mina, nella duplice visione di presenza e di assenza, che implica l’esserci in modo diverso, consente di discernere la cultura pop secondo una visione più ampia. In questa visione si includono non solo l’aspetto musicale, ma anche quello televisivo, critico e di costume.

Mina incarna, quindi, il modello della diva del mondo mediatico contemporaneo.

Come è organizzato il meet su Mina?

Il convegno si aprirà giovedì 25 marzo, giorno dell’ottantunesimo compleanno della cantante, e proseguirà sino a venerdì 26, svolgendosi sui canali web dell’Università di Torino.

Giulia Muggeo, docente di Storia del cinema dell’Ateneo, Gabriele Rigola, docente di Storia del cinema all’Università di Genova, e Jacopo Tomatis, docente di Popular music all’Ateneo torinese, sono i curatori del convegno.

Durante le due giornate si terranno quattro disseMINAzioni, ovvero appuntamenti tematici sui canali di UniTo. I titoli degli incontri saranno: “La voce del silenzio”, “Conversazioni con Massimiliano Pani” (preregistrato), “Mina sulle riviste” e “Conversazione con Ivano Fossati” (preregistrato).

Gli incontri saranno intervallati da otto panel di interventi, registrati in precedenza, accessibili da WebexEvents previa iscrizione. Inoltre si terranno quattro tavole rotonde live su UnitoMedia e sul canale Facebook del CRAD.

Quali istituzioni hanno partecipato all’organizzazione delle giornate di studio?

Il convegno è stato organizzato dal DAMS di Torino, dal CRAD, Centro di Ricerca Attore e Divismo, e da Sylivia Scarlett Gender Media Lab dell’Università di Torino. Gli enti organizzatori si sono, inoltre, avvalsi della collaborazione dell’Università di Genova, del Museo Nazionale del Cinema di Torino, dell’Univesitè de Picardie “Jules Verne”, di IASPM italiana e del Portale della canzone italiana. Numerosi saranno gli interventi di professionisti del settore musicale di interesse internazionale. Dagli esperti di storia del cinema a specialisti di semiotica, da studiosi di moda e costume a conoscitori del mondo televisivo.


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