Michieletto primo regista italiano a Glyndebourne dopo 50 anni

MICHIELETTO PRIMO REGISTA ITALIANO CON UNA NUOVA PRODUZIONE A GLYNDEBOURNE DOPO CINQUANT’ANNI. Con Kát’a Kabanová il 20 maggio inaugura l’edizione 2021 del Festival nell’East Sussex

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Michieletto

È il primo regista italiano invitato a mettere in scena una nuova produzione a Glyndebourne dopo cinquant’anni: Damiano Michieletto inaugura l’edizione 2021 del Festival nella contea inglese dell’East Sussex con Kát’a Kabanová di Leoš Janáček. Lo spettacolo, in scena a partire da giovedì 20 maggio fino a sabato 19 giugno, è diretto dall’inglese Robin Ticciati, sul podio della London Philharmonic Orchestra.

Chi è l’ultimo italiano chiamato a Glyndebourne?

L’ultimo italiano chiamato a realizzare un allestimento inedito nella kermesse fondata da John Christie nel 1934 è stato Franco Enriquez, con il suo Così fan tutte del 1971, preceduto soltanto da Franco Zeffirelli con l’Elisir d’amore nel 1968. Michieletto, terzo regista italiano nella storia del festival impegnato con un nuovo spettacolo, si presenta con un classico del XX secolo e uno dei titoli più sconvolgenti di Janáček, che manca da Glyndebourne da vent’anni. Con lui i suoi consueti collaboratori artistici: Paolo Fantin per le scene, Carla Teti per i costumi e Alessandro Carletti per le luci. (Michieletto)

Michieletto

“Dopo aver affrontato Jenůfa alla Staatsoper di Berlino – dice Michieletto – torno a lavorare su Janáček per il mio debutto al Festival di Glyndebourne, e ancora una volta i rapporti familiari sono al centro della scrittura musicale e della narrazione. Il tema delle dinamiche interne alla famiglia è uno dei cardini delle mie letture teatrali, e Janáček mi ha offerto moltissimo in questo senso. Anche in Kát’a Kabanová abbiamo un dramma familiare con una protagonista femminile al centro. La mia analisi parte proprio con l’approfondire la costellazione disfunzionale della famiglia, per tradurla con simboli e segni teatrali forti”. ((Michieletto)

Il cast

Il cast vede il soprano Kateřina Knĕžíková, i tenori Nicky Spence e David Butt Philip nelle parti di Kát’a Kabanová, Tichon e Boris, protagonisti del tormentato triangolo amoroso. Katarina Dalayman interpreta Kabanicha. Aigul Akhmetshina e Thomas Atkins vestono i panni di Varvara e Vána Kudrjaš, Alexander Vassiliev interpreta Dikoj.

Trama

Kát’a Kabanová racconta una passione distrutta e un’innocenza contaminata da una società ipocrita. Intrappolata in una piccola città e in un matrimonio infelice, la protagonista è vittima di gelosie e ingiustizie da parte della suocera prepotente. Si ritrova coinvolta in una relazione appassionata con Boris, ma presto il piacere viene sopraffatto dal senso di colpa che la schiaccia, spingendola nel baratro. (Michieletto)


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