Michele Bravi: esce “Inverno dei fiori”

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Michele Bravi: cover

Si intitola “Inverno dei fiori” il brano con cui Michele Bravi si presenta a Sanremo.

Chi è Michele Bravi?

Michele Bravi, 26 anni, è un cantautore classe 1994. Vince nel 2013 “X Factor” con l’inedito “La Vita e La Felicità”, scritto per lui da Tiziano Ferro. È inoltre la voce della versione italiana di “Remember Me” (Ricordami), brano colonna sonora del film Disney “Coco”. Il 2017 lo vede per la prima volta salire sul palco del Teatro Ariston, in gara alla 67° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Il Diario degli Errori”, certificato doppio disco di platino. che anticipa l’album “Anime di Carta”, disco d’oro, tra i 10 più venduti dell’anno. Il suo 2021 si apre con l’uscita del progetto discografico “La Geografia del Buio”, che debutta #1 nelle classifiche Fimi/Gfk degli album e dei vinili. Il brano con cui torna sul palco dell’Ariston si intitola “Inverno dei fiori”.

Michele Bravi: “Inverno dei fiori”

Esce oggi, mercoledì 2 febbraio 2022, “Inverno dei fiori” di Michele Bravi. Il brano in gara alla 72° edizione del Festival di Sanremo è disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali. “Inverno dei fiori”, scritto da Michele Bravi, Cheope, Alex Raige Vella, è una canzone d’amore, che riflette sul concetto di umanità, empatia e condivisione. Il brano che l’intreccio umano è l’unica via per imparare l’amore. Assieme all’uscita del brano, il cantante annuncia anche le date del nuovo tour “Live a Teatro”, prodotto da Vivo Concerti. La tournée, che vedrà Michele esibirsi dal vivo in alcuni dei più importanti teatri d’Italia, partirà domenica 15 maggio da Torino, presso il Teatro Colosseo.

Il videoclip

Michele Bravi, che ha lavorato con Roberto Chierici alla realizzazione di questo progetto, definisce il videoclip come “un viaggio nella solitudine che attraversa il percorso delle stagioni. In una banchina metropolitana circondato da figure inanimate e silenziose, la ricerca dell’intreccio umano viene raccontata attraverso la finzione teatrale dove lo scambio artistico permette di scoprirsi così simili e vicini. Una metamorfosi floreale chiude il racconto visivo come metafora di una richiesta d’aiuto. Un racconto di come il supporto reciproco sia l’essenza profonda dell’amore e contenga sempre in sé il seme della rinascita. Per rifiorire ogni giorno. Come fiori, anche d’inverno”.

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