Il Festival di Venezia 2019 è ormai alle porte: l’evento si terrà a partire dal prossimo 28 agosto e continuerà fino al 7 settembre, il tutto nel segno del grande cinema internazionale; in questo periodo porteremo avanti una rubrica incentrata sulla giuria che si occuperà di valutare le varie opere cinematografiche che saranno presentate durante il festival. Oggi ci soffermiamo su Michael J Werner, produttore cinematografico americano che dopo aver studiato in Cina si è stabilito principalmente in Asia, facendo del mercato asiatico il fulcro della sua carriera lavorativa. CLICCA QUI PER IL PRECEDENTE CAPITOLO DELLA RUBRICA.
Nato nello stato americano di Los Angeles, Michael J Werner sceglie di studiare cinese a livello universitario: una scelta non proprio popolarissima di un’America che, in seguito alla guerra del Vietnam, ha conservato a lungo un intrinseco razzismo verso l’Asia. La scelta negli studi gli ha permesso di ottenere un prestigioso posto come consulente presso la Fortissimo Film Sales, compagnia di produzione cinematografica avente una delle sue sedi ad Hong Kong. L’attività svolta presso tale compagnia gli ha permesso di fare immediatamente carriera, tant’è che nel 2000 ne è diventato partner. Fra i film che ha Michael ha prodotto negli anni ’80 e ’90 troviamo Evita (il musical con protagonista Madonna), Die Hard 3 e Talk Radio.
Negli anni, la Fortissimo ha acquisito una rilevanza sempre maggiore, permettendo a Michael J Werner di produrre molti film di successo mondiale. Negli anni, inoltre, compagnie ancora più importante si sono servite delle sue capacità nelle vesti di consulente: l’esempio più importante è la Century Fox. L’importanza del lavoro di Werner è stata appunto quella di individuare opere che fossero appetibili anche per il mercato asiatico, sfruttando appunto le sue conoscenze relative alla cultura cinese e non solo. Il produttore si è dunque stabilito in maniera fissa ad Hong Kong a partire dal 1995, e tuttora continua a vivere e lavorare lì, lavorando affinché la magia di Hollywood possa arrivare anche nel continente asiatico.