Mia Neal parla delle donne trans nere e del razzismo

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Mia Neal
Mia Neal

Alla 93esima cerimonia degli Academy Awards di oggi, Mia Neal e Jamika Wilson sono state le prime donne nere a vincere un Oscar nella categoria Miglior trucco e acconciatura. Sono stati premiati per il loro lavoro nel film Il fondo nero di Ma Rainey, con Viola Davis.

Cosa ha detto

“Posso immaginare donne trans nere in piedi qui, e sorelle asiatiche, e le nostre sorelle latine e donne indigene. E so che un giorno non sarà insolito o rivoluzionario, sarà semplicemente normale”. Neal ha condiviso la lotta della sua famiglia contro il razzismo in America, e perché questo le dà speranza che altre persone emarginate alla fine non solo rompano le barriere, ma le rendano un problema del passato.

E ancora

“[Mio nonno] era un aviatore Tuskegee originale, ha rappresentato gli Stati Uniti nei primi giochi Pan Am … si è laureato alla Northwestern University in un momento in cui non permettevano ai neri di rimanere nel campus, quindi è rimasto alla YMCA”. “E dopo tutti i suoi successi è tornato nella sua città natale nella speranza di diventare un insegnante. Ma non hanno assunto neri nel sistema scolastico. Quindi volevo ringraziare i nostri antenati che hanno messo il lavoro, sono stati negati, ma non si sono mai arresi. E sono anche qui mentre io e Jamika rompiamo questo soffitto di vetro con così tanta eccitazione per il futuro”.

L’Academy e l’inclusione

dal 2024 per vincere un Oscar si devono rispettare severi requisiti d’inclusione. In pratica le produzioni dei film inserire, tra attori, trama e cast tecnico e promozionale, una percentuale minima di appartenenti a gruppi razziali, etnici o di genere sottorappresentati. Ora questo ci trova d’accordo in parte. Non si può discriminare, ma si può obbligare un film ad avere per comando chi decide l’Academy? E poi, cosa vuol dire che per vincere l’Oscar devono rispettare quei requisiti? Se un film è un capolavoro, ma non ha tutta l’inclusione che si richiede, non verrà preso in considerazione? Vincerà il film più bello o quello più inclusivo. Sentirete ancora parlare di questo, e speriamo che fino al 2024 l’Academy chiarisca e apporti dei correttivi al nuovo regolamento.


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