Mi Ami: il festival indie più atteso di maggio

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Maggio è arrivato, e nel suo ultimo week end ci ha regalato uno dei festival più attesi dell’anno: il Mi Ami. Mi Ami è un festival annuale che si tiene per due giorni a Milano, al circolo Magnolia. Gente da ogni dove partecipa a questi due giorni di musica di quasi dodici ore dalle 17 alle 4 di mattina, e nessuno è stanco di ascoltare nè di ballare.

La line-up di quest’anno era attesissima, nomi nuovi, volti vecchi, musica indipendente. Perchè di questo tratta il festival, di quella musica che è il crogiolo dell’autoproduzione e del controcorrente. Si sono presentati dei capostipiti della musica indie-punk come i Prozac+ che tornano insieme per l’occasione. Altri volti noti dell’indie come i Tre allegri ragazzi morti e come dimenticarsi dell’underground di Dj Gruff che quasi ogni anno delizia il pubblico del Mi Ami.

Tra le novità, ma non meno famosi, Coma cose, un duo che si sta facendo conoscere nel mondo indie, e Yombe un altro duo dal sound molto elettronico. Meno sperimentale Francesca Michielin che comunque stupisce con le sue capacità di polistrumentista. Presenta sul palco il suo nuovo disco e per un’ora non si ferma mai, una canzone dopo l’altra, uno strumento dopo l’altro. Dai timpani al basso, la Michielin suona tutto,

si crea le basi da sola in live, un grande regalo al Mi Ami questa giovane artista.

Altri giovani sul palco, amatissimi dal pubblico che li incita: Galeffi, Generic Animal e altri. Il romanissimo Galeffi sale sul palco con grande sicurezza. Dopo il successo del suo disco d’esordio, Maciste Dischi, riesce a far cantare tutto il pubblico con i suoi singoli più popolari: Occhiaie e Puzzle. Non da meno Willie Peyote che  conquista gli spettatori con il suo indie un po’ funk e la sua abilità da story-teller. Ma chi stupisce di più è Generic Animal, un ragazzo da poche pretese, ma con una voce graffiante e che si accompagna alla chitarra. Lui porta anche gli amici sul palco come Ketama 126, della love gang. Delizia il pubblico con un brano inedito su un gatto, un oggetto banale, ma un testo accattivante.

Poi per la settima volta al Mi Ami, non poteva mancare Cosmo, che per un’ora e mezzo ha giocato col pubblico con i suoi ponti elettronici e le sue luci psichedeliche. Lui la vera star di questo festival, la calca infinita ad aspettarlo e il palco preparato su misura per lui, il suo synth, e i suoi vestiti fluo. Cosmo questa volta sul palco ci è riuscito a viaggiare, perchè tutti cantavano all’unisono e ballavano al ritmo della sua elettronica.

Grande festa al Mi Ami, che decisamente non ha deluso le aspettative tanto da fare sold out per quasi entrambe le date.

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