Ieri abbiamo finalmente avuto la possibilità di vedere al cinema il film concerto dei Metallica S & M 2. Il film sarà al cinema anche il 30 Ottobre.
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20 anni dopo
Dopo ben 20 anni dal primo S&M, i Metallica ci ripropongono l’incredibile fusione tra musica metal e musica classica. Il risultato? Emozione pura, come la prima volta! Comincia The Ecstasy of Gold e sembra quasi di trovarsi lì, sotto palco. Per l’occasione sono arrivati fan da tutto il mondo e Lars Ulrich ha più volte ringraziato la community per essere sempre pronta a sostenerli. Si passa poi a The Call of Ktulu, una delle strumentali composte dallo scomparso Cliff Burton e For Whom the Bell Tolls con il suo indimenticabile riff. E se non avete fatto headbanding tutto il tempo state mentendo. Forse quello che mi sarei aspettata è un pubblico più movimentato, perché io non riuscivo a stare seduta sulla sedia.
Proseguiamo con The Day That Never Comes, una delle canzoni che ha reso di più nella fusione con la San Francisco Symphony. In una setlist dei Metallica non può mai mancare The Memory Remains, che lascia sempre lo spazio ai fan per cantare incessantemente il coro finale.
Hardwired…to Self-Destruct
A differenza del primo esperimento, quest’anno troviamo alcuni pezzi nuovi, tra cui quelli tratti dall’ultimo album. I Metallica ci propongono Confusion e Moth Into Flame (impossibile non cantarla) in una nuova versione. Un momento più intimo ci viene regalato con The Outlaw Torn, una delle canzoni in cui si vede di più l’emozione di James Hetfield nel cantarla. Non poteva non mancare No Leaf Clover del primo S&M, forse uno dei brani più atipici della band. Infine, concludiamo questa prima parte con una delle migliori di Hardwired…to Self-Destruct.
La seconda parte
Dopo due pezzi realizzati dall’orchestra con la collaborazione dei Metallica, James Hetfield ci regala uno dei momenti più emozionanti della serata. Per la prima volta lo vedo cantare senza chitarra e solo con l’accompagnamento dell’orchestra The Unforgiven III. Sempre in versione acustica, la band esegue All Within My Hands, che dà il nome all’associazione di beneficenza fondata dai Metallica. Inoltre, troviamo un altro momento commovente con il tributo a Cliff Burton: una versione alternativa di (Anesthesia) Pulling Teeth. Il pubblico si alza e batte le mani con lo sguardo rivolto al cielo.
I classici
Infine, chiudiamo in bellezza. Come sempre, i Metallica eseguono alcuni dei pezzi più conosciuti. Partiamo con la particolare Wherever I May Roam per poi passare all’immancabile One. Chiudono il concerto tre capolavori: Master of Puppets, Nothing Else Matters e Enter Sandman.
Setlist del concerto a San Francisco
Prima parte
The Ecstasy of Gold (Ennio Morricone cover)
The Call of Ktulu
For Whom the Bell Tolls
The Day That Never Comes
The Memory Remains
Confusion
Moth Into Flame
The Outlaw Torn
No Leaf Clover
Halo on Fire
Seconda parte
Scythian Suite, Op.20 , Second Movement (Sergei Sergeyevich Prokofiev cover) Iron Foundry (Alexander Mosolov cover)
The Unforgiven III
All Within My Hands (con Avi Vinocur)
(Anesthesia) Pulling Teeth
Wherever I May Roam
One
Master of Puppets
Nothing Else Matters
Enter Sandman
Conclusioni
Nei primi venti minuti abbiamo modo di vedere forse l’aspetto più bello dei Metallica, che non c’entra con la loro musica. Per chi non lo sapesse, la band è sempre impegnata attivamente nella beneficenza e dopo ogni concerto dona una buona parte del ricavato a varie associazioni. Prima di essere dei grandi musicisti, sono delle ottime persone.
In conclusione, l’esperimento è riuscito benissimo. Quale versione è meglio? Non ci interessa. I Metallica si confermano una delle band più grandi di sempre in grado di trasmettere forti emozioni ogni volta che salgono sul palco. Sembrava di essere davvero lì con loro. In attesa di rivederli in Italia, continuiamo a guardarci questo meraviglioso film in loop!
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