Massimiliano Acri: esce “Alta Marea”

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Massimiliano Acri

Dopo i brani “Il Peggio Di Me”, “Bugie Eterne” e il disco d’esordio “Colmacuore (una dose d’amore)”, Massimiliano Acri torna nei digital store con “Alta Marea”.

Chi è Massimiliano Acri?

Massimiliano Acri è un cantautore classe 2000 che unisce produzioni pop a influenze fortemente R’n’B. Nel 2019 pubblica le sue prime release ufficiali, seguite l’anno successivo da “Diamante”, “La paura di star bene” e “Miamiono?”, tre progetti che esaltano e riconfermano le doti di Massimiliano. Il 2021 si apre al meglio con la pubblicazione de “Il peggio di me”, per proseguire con “Bugie eterne” (feat. Ethos & Anto Paga). Il pezzo viene inserito nelle migliori playlist editoriali di Spotify ed anticipa l’EP “Colmacuore (una dose d’amore)”, progetto che raggiunge e supera i 150 mila streams sulla piattaforma svedese in pochissime settimane e consacra ufficialmente l’artista alla discografia italiana. I tratti distintivi di Massimiliano sono vocalità, versatilità e timbrica, una timbrica ricca di colori e sfumature che fa centro con raffinatezza e buon gusto.

Massimiliano Acri: Alta Marea

Intensità, introspezione e una notevole abilità nel far fluire in musica ogni gradazione delle emozioni umane sono le caratteristiche principali delle release di Massimiliano. Questa volta, traendo dalla sua esperienza diretta, l’artista immortala su una polaroid di ritmo e cuore una relazione giunta al capolinea, attraverso il traslato, vivido e rappresentativo, dell’alta marea. Come il tumulto causato dall’impetuoso dirompere delle onde sul flusso naturale delle correnti, allo stesso modo il protagonista del racconto si sente pervaso da una serie di emozioni e sentimenti contrastanti – “sommerso da te, ma preferivo morire che lasciarti andare” – che sfociano in una tempesta di ricordi, consapevolezze e battiti.

Alta Marea nasce da una mia esperienza personale”

“’Alta Marea’”, dichiara Massimiliano Acri, “nasce da una mia esperienza personale. Nel brano, racconto una relazione di coppia a conti fatti conclusa, ma ancora viva e accesa per entrambi i partner, soprattutto per quello maschile. Ho deciso di equiparare l’amore e la nostalgia della persona amata all’alta marea, come se il dolore fosse una tempesta, tangibile agli occhi degli altri. Un turbinio evidente scaturito dall’effetto che la persona amata continua ad avere sul protagonista maschile della narrazione, così forte e rilevante da riuscire a comandare le sue emozioni, scuotendole senza una direzione definita, come un’onda anomala”.

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