Non sarebbe del tutto onesto affermare che Netflix sia sempre e solo stato garanzia di qualità. Quel che è vero, però, è che la piattaforma streaming, tra le più usate in Italia, ci ha spesso proposto contenuti originali interessanti, riscuotendo un successo più che meritato.
Nel campo dell’horror e dei racconti del mistero, poi, Netflix ci ha regalato delle vere e proprie perle: basti pensare a Hill House, ispirata al romanzo gotico di Shirley Jackson, o alla serie tedesca Dark.
Marianne e la tradizione
E, così come Dark, la nuova serie horror proposta da Netflix arriva dall’Europa, più precisamente dalla Francia. Marianne è un piccolo gioiello del genere, che attinge a piene mani dagli elementi tradizionali del cinema dell’orrore, riuscendo tuttavia a non risultare troppo prevedibile né noiosa. Abbiamo una strega, figura sempre circondata da un alone di fitto mistero, malgrado sia stata riproposta così tante a volte, al cinema come in TV; una scrittrice che si serve dell’arte per esorcizzare i demoni del proprio passato; un gruppo di amici che si riunisce dopo tanti anni per portare a termine la battaglia contro il male iniziata in gioventù, come da perfetta tradizione Kinghiana. Il tutto condensato in 8 episodi di breve durata, che invitano ad essere guardati tutti d’un fiato.
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Trama
Ma che cosa racconta Marianne?
Emma (Victoire Du Bois) è una giovane scrittrice di enorme successo che, dopo diversi anni, decide di mettere la parola fine alla lunga saga di romanzi del terrore che le ha portato soldi e fama. I suoi romanzi sono ispirati agli incubi che la perseguitano fin da bambina. L’antagonista delle sue storie, però, la strega Marianne, non sembra particolarmente d’accordo con la scelta di Emma, e la visita dell’amica d’infanzia Caroline lo renderà evidente. Emma sarà costretta a tornare nel paese dove è cresciuta, Elden, e a fare i conti non soltanto con il demone reale che lo infesta, ma anche con i propri personali demoni interiori.
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Chi ha paura delle streghe?
Ma è impossibile parlare di Marianne senza parlare di streghe. Profondamente legata al mondo delle fiabe e della fanciullezza, la paura della strega è un terrore infantile da cui un estimatore del genere horror, abituato ad avere a che fare con spettri, demoni e feroci assassini, si sente ormai al sicuro. Eppure, i maestri del genere ci hanno più volte dimostrato come questa figura archetipica, simbolo del sodalizio con il male, sia perfettamente capace di infonderci un brivido d’inquietudine, e a volte persino di terrorizzarci, anche da adulti.
E certamente Mireille Herbstmeyer, l’attrice che presta il volto alla strega Marianne, è perfettamente in grado di assolvere al compito. Con la sua straordinaria espressività, l’attrice è capace di trasmettere in pochi secondi una sensazione di profonda inquietudine, che è proprio quello che cerca un amante dell’horror. Non è un’esagerazione dire che la performance di Mireille è certamente una delle ragioni principali del successo della serie.
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Insomma, gli amanti del genere horror che non hanno ancora visto Marianne farebbero meglio ad armarsi di patatine, invitare un buon amico per farsi coraggio a vicenda durante la visione, e a godersi questa serie nuova ma dal sapore di classico, un gusto che non stanca mai.