Salve! Oggi parliamo di un manga che fin dagli anni Ottanta ha incantato molte bambine, ed ha in un certo senso aperto la strada ai cartoni animati dello stesso genere.
Magica Emi (Mahou no star Magical Emi) è un manga creato da Kiyoko Arai, in anno 1985 e pubblicato in tre volumi. Il filone è quello delle cosiddette majocco, o maghette, ma allo stesso tempo anche degli shojo manga, manga per ragazze. Edito dallo Studio Pierrot, è la terza opera in ordine di tempo dopo Evelyn e la magia di un sogno d’amore (Mahō no yōsei Persha) e Sandy dai mille colori (Mahō no idol Pastel Yumi).
La giovanissima protagonista, Mai, è figlia di una ex prestigiatrice e di un pasticcere, e nipote di maghi. Si diletta dunque con i trucchi di magia, e sogna di diventare una maga professionista e di entrare nella compagnia fondata dai nonni.
Come sempre capita in questo tipo di cartoni animati, tutto inizia quando Mai fa la conoscenza di un folletto, che le dona un braccialetto e la capacità di trasformarsi in una bellissima adolescente bravissima con i trucchi di magia. Gradualmente la fama di Emi e il suo talento la portano a partecipare a spettacoli sempre più importanti, sempre all’interno della compagnia dei nonni.
Al contrario delle serie di questo tipo, dove la magia ha sempre una scadenza (generalmente un anno), qui è la giovane Mai a decidere di rinunciarvi, rendendosi conto di aver avuto successo non come sé stessa, ma unicamente nei panni di un’altra persona. Questo finale dunque si discosta da quelli classici dei majocco, dove la protagonista è costretta dalle circostanze a tornare alla vita di prima, pur enormemente arricchita dall’esperienza.
Possiamo quindi accostare Emi a Creamy, la famosissima idol uscita quasi negli stessi anni, e come lei precursore di tutte le altre streghette o maghette (Fancy Lala, Lisa e Seya, Doremì…).
Nel nostro Paese la bella Emi è approdata nel 1986, mietendo un enorme successo, tanto che è un cult ancora oggi, a più di trent’anni di distanza. Oltre ai 38 episodi della serie canonica, segnaliamo anche tre OAV, di cui solo uno però arrivato in Italia. Recentemente, la Mediaset ha comunque deciso di rimetterla in onda.
La sigla è naturalmente interpretata dalla brava Cristina D’Avena, che come già in Creamy è la voce anche delle altre colonne sonore inserite negli episodi. Come sempre, per i nostalgici inserisco il link qui sotto.
https://www.youtube.com/watch?v=g4CJfCeFH8Q