Si è concluso a Roma, con una notevole partecipazione di pubblico,la quattordicesima edizione de Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale. Diretto da Federico Russo per la parte scientifica e da Franco Montini per quella artistica.
Chi organizza Lo Spiraglio Filmfestival?
L’evento è e organizzato da ROMA CAPITALE e dal Dipartimento Salute Mentale della ASL Roma 1 in collaborazione con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il festival, a cento anni dalla nascita di Franco Basaglia, si è confermato come appuntamento immancabile per capire, pensare e conoscere a fondo il mondo della salute mentale.
“Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus 2024”
A Matteo Garrone è andato il Premio Speciale “Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus 2024”.
“Premio Luciano De Feo”
Il Premio “Premio Luciano De Feo” è stato assegnato a “Salvate dai pesci. Racconti dalla sezione femminile di Rebibbia” di Stefano Corso.
“Fausto Antonucci”
Il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio è andato a Wings di Fivos Imellos: con il passo del thriller, i dialoghi ritmati e una camera sempre mobile, Wings trascina nella trama prima ancora di iniziare a parlare di salute mentale. È solo dopo aver consentito la piena immedesimazione dello spettatore nella vicenda che è possibile scoprire cosa significhi vivere nella condizione dei protagonisti.
Lo Spiraglio Filmfestival: Menzione speciale
Menzione speciale per Miranda’s Mind di Maddalena Crespi, per come la regista ha narrato il confine sottile tra realtà e immaginazione, condensando attraverso un racconto per immagini di grande raffinatezza tutta la forza dirompente di una mente creativa alla ricerca di se stessa.
“Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre”
Il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio è stato assegnatoad Anna di Marco Amenta, per la maniera in cui ha saputo raccontare una particolare condizione mentale con gli strumenti del cinema moderno, evitando il ritratto della condizione della protagonista come uno svantaggio ma ribaltandola nel racconto di una determinazione fuori dal comune per una causa universale.
SAMIFO
Il Premio di 1.000 euro assegnato da una giuria dedicata, ha decretato che il film che meglio ha raffigurato gli aspetti legati alla transculturalità e alla vulnerabilità delle persone migranti è stato Trascendence: A Journey of Hope and Healing di Jane C. Wagner e ancora, Tina di Feliciantonio.
Motivazione
Trascendence ha saputo ritrarre il trauma di quattro persone che hanno sofferto torture e hanno potuto scappare dai loro paesi di origine, per essere finalmente assistiti nel centro Bellevue di New York e dopo anni di trattamento psichiatrico sono voci essenziali nella lotta contro la tortura e gli abusi: sono le voci di Souleymane dal Tchad, Kalsang dal Tibet, Kadijatu di Sierra Leona e Donrodge dalla Jamaica.
Lo Spiraglio Filmfestival: Menzione speciale
Menzione speciale per My name is Aseman di Ali Asgari e Gianluca Mangiasciutti, in quanto richiama con efficacia l’attenzione dello spettatore sulla vita quotidiana dei migranti, e tra essi le vittime di tortura tra dinamiche di accettazione e di rifiuto.