Stefano Regolo è un appassionato o meglio ancora un uomo innamorato della scrittura. Giovane scrittore emergente, sbarca nel mondo editoriale con il suo primo romanzo intitolato “Lo sfasciafamiglie”.
Un nome alquanto insolito ma con un significato sfuggente, a tratti quasi impensabile.
Stefano Regolo si racconta in questa video intervista disponibile qui.
Lo Sfasciafamiglie: tutto quello che devi sapere
Il nome del libro, lo sfasciafamiglie deriva dall’attività principale del protagonista, Santino Capareola.
A differenza di ciò che si può pensare, Santino non è un uomo che cerca di “prendere” le donne degli altri, ma un semplice uomo con un passato alquanto insolito.
Santino sogna fin da piccolo di diventare un Santo: è un uomo d’onore, rispettoso, una di quelle persone che cerca di andare due volte a messa al giorno, un uomo davanti a cui non si può mai osare dire parole dal tono volgare.
Ma come tutti, anche i santi avranno bisogno di un lavoro, di un’attività su cui appoggiarsi. Santino si crea questa vera e propria professione più unica che rara, o meglio quella di risolvere le controversie sociali.
È un emblema, un simbolo, un punto di riferimento per tutte le donne che non hanno il coraggio di lasciare il proprio coniuge o semplicemente non sanno da dove partire per farlo.
Santino è colui che aiuta.
Santino usa la sua caratteristica principale che lo rende speciale per aiutare chiunque ne abbia bisogno, la sfortuna. Ha una dote innata che ha imparato a sfruttare nel migliore nei modi.
Si presenta così lo sfasciafamiglie, un libro comico in grado di strappare un sorriso al lettore, chiunque esso sia.
Dal tocco un po’ frizzantino, lo sfasciafamiglie sembra essere la scelta migliore per chi cerca un libro semplice e leggero, non impegnativo da poter leggere dopo una giornata stressante dal lavoro.
Stefano Regolo si racconta: da dove nasce “lo sfasciafamiglie”
“Il libro non nasce da un motivo in particolare, semplicemente mi piacciono i paradossi o i forti contrasti. Mi piaceva pensare quindi alla figura di questo uomo che fin da bambino aspirava a diventare un santo, collegandolo poi ad una professione che magari tanto santo non era, lo “sfasciafamiglie”.
L’autore condivide questa passione dall’età di 11 anni. Cresciuto con pane nutella e Stephen King, alla soglia dei 40 anni sceglie la strada dello scrittore.
Scrive per poter riempire gli scaffali delle librerie di quelle opere che lui stesso cercava, le opere che un uomo come lui potrebbe andare a cercare.
Di progetti per il futuro per Stefano non sembrano di certo mancare, lui stesso ci confessa di avere tanti manoscritti e tanti romanzi nel cassetto che prima o poi verranno riscoperti.
Alla domanda “c’è qualche personaggio in cui ti rispecchi?”
Stefano ci risponde così:
“Sicuramente non l’aspirante santo. No, tutti i personaggi presenti nel libro sono mie creature. Sono personaggi che hanno vissuto e hanno sbarcato le porte della mia testa. È normale che ci sia qualcosa di mio in tutti i personaggi, ma non uno in particolare”.
Con una testa ricca e colma di idee, alcune già in sviluppo e altre ancora in elaborazione Stefano Regolo si racconta per intero in una video intervista disponibile da qui.
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