Domina è la nuova serie tv disponibile su Sky che racconta la storia di Livia Drusilla, interpretata da Katia Smutniak.
Di cosa tratta Domina?
La serie ideata e scritta da Simon Burke è un dramma epico in cui non mancano passione, violenza e intrigo, ma riviste da un inedito punto di vista femminile e con un taglio che riesce anche ad aprire riflessioni molto attuali su potere, democrazia e parità di genere. La serie segue il viaggio e l’ascesa di Livia, da ragazza ingenua, il cui mondo si sgretola sulla scia dell’assassinio di Giulio Cesare, a imperatrice più potente e influente di Roma, guidata da un profondo desiderio di vendicare il padre e di garantire il potere ai propri figli. Ci riuscirà, brillantemente, sposando l’uomo che le ha tolto ogni cosa, ma scoprirà presto che non basta conquistare il potere: occorre essere in grado di tenerlo in pugno quando anche tutti gli altri lo bramano.
Le grandi donne della serie
In un’epoca in cui le donne non potevano esercitare attivamente il potere, Livia Drusilla si distinse non solo per il fatto di essere la moglie del primo imperatore, Cesare Augusto, ma anche perché fu molto attiva sul piano politico, anche se, ovviamente, tramite il marito, che la tenne sempre in grande considerazione. Non solo Livia: in Domina, infatti, trovano spazio anche altre figure femminili, alcune realmente esistite, altre inventate. Tra le queste troviamo Ottavia, la sorella di Gaio, interpretata da Alexandra Moloney e Claire Forlani. E ancora, Giulia, figlia di Gaio, interpretata da Lia O’Prey; e Scribonia, la seconda moglie di Gaio, interpretata da Bailey Spalding e Christine Bottomley; Antigone, interpretata da Melodie Wakivuamina e Colette Dalal Tchantcho, ancella di Livia, ex schiava che viene liberata.
La ricostruzione delle vicende dietro Domina
Domina, disponibile su Sky e Now già dal 14 maggio, conta otto puntate animate da passioni, intrighi, scandali e giochi di potere. “Per la ricostruzione storica di “Domina” siamo partiti da alcune storie scritte da uomini, come lo è gran parte della storia. Raccontavano perlopiù di battaglie ed eventi. Non di donne. Ci davano però date e nomi che ci hanno permesso di costruirci attorno qualcosa, che poi è stato verificato di nuovo storicamente” ha detto Simon Burke parlando del lavoro fatto sulla serie, la cui narrazione unisce la più fedele riproduzione storica, anche di costumi, realizzati dal premio Oscar Gabriella Pescucci, e scenografie di Luca Tranchino alla migliore fiction d’intrattenimento.