L’industria polacca in forte espansione porta a Cannes titoli di grande richiamo

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Con il dramma sull’Olocausto ambientato ad Auschwitz di Jonathan Glazer, “The Zone of Interest”, in lizza per la Palma d’Oro e una serie di produttori polacchi che hanno portato al Marché du Film i loro progetti più interessanti, l’industria polacca dovrebbe far parlare di nuovo di sé a Cannes. Ecco una sintesi di alcuni dei punti salienti:

La zona d’interesse
(Concorso)

Regista: Jonathan Glazer
Produttori: James Wilson, Ewa Puszczyńska (JW Films, Extreme Emotions)
Vendite: A24
Il primo film del veterano regista britannico dopo quasi dieci anni, che concorrerà per la Palma d’Oro, è un dramma sull’Olocausto liberamente tratto dal romanzo di Martin Amis che sarà sicuramente tra i film più discussi del festival.
Il dramma nazista “Zone of Interest” di 24 è una sensazione di Cannes con 6 minuti di standing ovation
In retrospettiva
(ACID)
Regista: Maciek Hamela
Produttori: Piotr Grawender, Maciek Hamela, Jean-Marie Gigon (Affinity Cine, Impakt Film, SaNoSi Productions, 435 FILMS)
Vendite: N/A
Girato nei primi giorni dell’invasione russa dell’Ucraina, il documentario di Hamela è un ritratto collettivo di ucraini che cercano un rifugio sicuro e trovano asilo temporaneo in un furgone che attraversa il loro paese devastato dalla guerra.

Il confine verde

Regista: Agnieszka Holland
Produttori: Marcin Wierzchosławski, Fred Bernstein, Agnieszka Holland (Metro Films, Astute Films)
Vendite: Films Boutique
L’ultimo film del candidato all’Oscar racconta la storia di una famiglia di rifugiati siriani, di un solitario insegnante di inglese dell’Afghanistan e di una giovane guardia di frontiera, che si incontrano al confine tra Polonia e Bielorussia durante l’ultima crisi umanitaria.

Due sorelle

Regista: Łukasz Karwowski
Produttori: Nadia Korotushka, Anastasiia Lodkina, Serg Demidov (Gruppo Film.UA, Zoom Media)
Vendite: N/A
Selezionato dal Tallinn Black Nights Goes to Cannes pix-in-post showcase presentato al Marché du Film, questo road movie segue due sorelle che partono dalla Polonia verso l’Ucraina per riportare a casa il padre ferito.
Regista: Jan P. Matuszyński
Produttore: Wonder Films
Vendite: N/A
Il seguito di “Leave No Traces” di Matuszyński, selezionato per il concorso di Venezia, racconta la storia di un uomo polacco che, dopo aver perso la figlia, si unisce al suocero per celebrare il rituale cinese del minghun, un matrimonio post-mortem che porta la coppia a compiere un emozionante viaggio personale.

Oy Gevalt!

Regista: David Szurmiej
Produttori: Katarzyna Kaczmarek, David Szurmiej (Studio AGART)
Vendite: N/A
Una commedia musicale anticonformista su una compagnia teatrale del XIX secolo che muore durante la peste bubbonica, per poi risvegliarsi 200 anni dopo nel bel mezzo della pandemia di COVID. Si tratta del primo film polacco dal 1939 in cui i personaggi parlano in yiddish.

Simmetria dell’isola

Regista: Anna Kazejak
Produttori: Marta Lewandowska, Yorgos Tsourgiannis (Friends With Benefits Studio, Horsefly Productions)
Vendite: N/A
Dalla regista della prima di Karlovy Vary “Fucking Bornholm” arriva un film, basato su un frammento di “Flights” del Premio Nobel Olga Tokarczuk, che segue un uomo di mezza età la cui moglie e figlio scompaiono improvvisamente durante una vacanza all’estero. Mentre inizia le sue ricerche, tutti coloro che lo circondano diventano possibili sospettati.

Ossessione

Regista: Tadeusz Łysiak
Produttore: Stanisław Dziedzic (Film Produkcja)
Vendite: N/A
Nominato all’Oscar nella categoria cortometraggi, il debutto di Łysiak nel lungometraggio è un thriller psicologico su una coppia la cui vita viene sconvolta dopo la scomparsa della figlia di 10 anni, quando il marito sospetta che la colpa possa essere della moglie.

Madonna nera

Regista: Łukasz Ronduda
Produttore: Mariusz Włodarski (Lava Films)
Vendite: N/A
La storia di un generale nero delle legioni polacche inviato da Napoleone a reprimere la rivolta degli ex schiavi ad Haiti, l’ultimo film di Ronduda segue la ricerca dell’identità, della fede e della libertà, in cui le credenze romantiche polacche sui fantasmi si fondono con i racconti voodoo haitiani.

Non dovevi essere qui

Regista: Kuba Michalczuk
Produttori: Kuba Kosma, Kasia Sarnowska (Serce)
Vendite: N/A
Quando Ryfka si riunisce inaspettatamente al padre che l’ha abbandonata, quest’ultimo si prende la responsabilità di cercare di aiutare la diciassettenne in difficoltà. Nonostante l’iniziale riluttanza, i due imparano presto che sono più le cose che li uniscono di quelle che li dividono.

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