L’esorcista: usciva oggi un capolavoro del cinema horror

Usciva esattamente 46 anni fa L'esorcista, film che all'epoca scandalizzò pubblico e critica ma che oggi ricordiamo come un grande capolavoro. Ecco perché.

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L’esorcista è sicuramente uno dei film più famosi di tutti i tempi. Primo al box office per quanto riguarda il suo genere cinematografico per vari decenni, il film allora fu accolto con una forte spaccatura sia dal pubblico che dalla critica: alcuni erano pronti per la grande innovazione che l’opera portava alla settima arte, altri invece proprio non riusciva ad accettare che materiale simile fosse trasposto sul grande schermo e stroncarono quindi categoricamente l’opera. 46 anni dopo, però, il film resta una pietra miliare del cinema intero, e nonostante al giorno d’oggi certe scene risultino più divertenti che spaventose l’alta qualità di questo film rimane innegabile.

La storia, a dir la verità, è abbastanza semplice: una bambina inizia ad accusare degli strani problemi di salute, ma i medici non trovano nulla che non vada in lei. Il suo problema, infatti, è di natura sovrannaturale: il demone Pazuzu si è impossessato di lei, e l’unico che può aiutarla è dunque un prete esperto di esorcismi. Ciò che all’epoca scandalizzò tutti, dunque, non è la trama ma il modo effettivo in cui l’opera è realizzata: un trucco spaventosissimo trasformava la bella faccia di Linda Blair in un orrore, effetti speciali molto avanzati generavano effetti scenici assurdi per i tempi, ma soprattutto il linguaggio usato nel film era così ricco di ingiurie, bestemmie e parolacce erano il pane quotidiano nella seconda parte del film, ed i benpensanti di allora proprio non potevano accettarlo.

Al di là dei raccapriccianti fatti di cronaca a cui il film è collegato ed alla successiva carriera non così fortunata della protagonista Linda Blair (ne ho parlato qui), L’esorcista è un film che ha innovato tanto, che ha dato uno scossone al cinema di allora. Senza questa pellicola molto di ciò che abbiamo fruito successivamente e che fruiamo tuttora non ci sarebbe probabilmente già stato, e nessuno deve dimenticarsi di ciò. Attualmente certe scene potranno anche causare comicità involontaria, ma contestualizzando l’opera nel tempo e nello spazio non si può non riconoscerle un coraggio ed una visionarietà palpabili. L’esorcista rimane dunque un capolavoro, checché ne abbiano detto i critici di un tempo e checché ne pensi il pubblico di oggi.

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