Il tanto atteso album di debutto “Three.Two.One” di Lennon Stella è finalmente arrivato. La cantautrice di Nashville è diventata famosa all’età di 12 anni, come parte del duo musicale Lennon & Maisy, quando la loro cover di “Call Your Girlfriend” di Robyn è diventata virale su YouTube. Ha continuato a recitare nella serie drammatica Nashville e da allora si è fatta un nome nella musica pop.
Fin dalla prima canzone mi è chiaro che per Lennon, il pop è personale. “Musch Too Much” ci getta nel profondo mentre sentiamo la sua voce e le sue più profonde insicurezze e paure mentre siamo in una relazione. Piena di domande e ansia, il brano è una manifestazione della nostra intrinseca paura di non essere abbastanza bravi a portare avanti al meglio una storia d’amore. Per un album di debutto, è rinfrescante ascoltare un tono così vulnerabile impostato dall’inizio.
Il singolo principale “Kissing Other People” non si può non ignorare perché dopo cinque mesi dal rilascio è ancora un brano che si lascia ascoltare spesso. Chiunque oggi sentendolo si metterebbe a ballare in ogni posto. Con il senno di poi, noto che è qui che Lennon introduce il motivo del gioco quando si tratta di appuntamenti. Si vede nel testo ” Sai che il gioco è fatto, quando qualcuno vince “, ed il gioco continua anche nel brano successo “Games” ed anche in “Jealous”.
Musicalmente, la maggior parte dell’album affronta alcune forti emozioni e diventa subito evidente che Lennon ha avuto la sua giusta parte di relazioni problematiche. Tuttavia, quella musica non sembra ripetitiva e ogni canzone mi tiene con il fiato in gola. “Fear of Being Alone” è un esempio in cui ti aspetti che la canzone suoni molto meno dinamica di come lo fa. Quando il ritmo inizia, in contrasto con la voce di sottofondo da sogno, crea una bellissima sinergia.
La voce acustica di Lennon è il fulcro dell’album e la sua narrazione è la colla che tiene tutto insieme. Si può dire che ha davvero gettato il suo cuore nella musica e la sua personalità risalta. “Pretty Boy” è un brano malinconico e forse è anche il più intimo dell’intero album. Lennon in “Three.Two.One” ha messo a nudo la sua anima con testi che sono delle vere e proprie confessioni, esprime i suoi pensieri più profondi che la maggior parte di noi ha troppa paura di ammettere di provare.
La prima ballata dell’album è “Older Than I Am” brano che parla della perdita della sua innocenza e in dettaglio vengono descritte le difficoltà che si incontrano quando si deve crescere troppo in fretta. La sua giovane età però non deve essere paragonata a “bambinaggine” in quanto Lennon mostra la sua maturità nel brano “Since I Was a Kid”.
Potrebbe iniziare una lunga carriera da solista, ma Lennon non ha dimenticato le sue orgini e nell’album è presente anche un duetto con sua sorella minore Maisy sulle note di “Weakness”.
Three Two One, consente a Stella di assemblare un disco con un suono distintivo, prendendo in prestito da altri elementi della musica pop e mescolandoli con il suono della voce di Stella. La sua risorsa più forte è la sua performance vocale. Trova nuovi modi per affrontare l’argomento duraturo delle relazioni nella musica pop, ma guarda anche ad argomenti come la sorellanza e la moralità per consentire agli ascoltatori di saperne di più su di lei. Voto 3/5