Le Endrigo: la lotta contro la discriminazione di genere

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Il trio bresciano in onore dell’eguaglianza di genere trasforma il proprio nome al femminile, muoiono così gli Endrigo e nascono le Endrigo. Proprio per dimostare che non è difficile capire di far parte del problema, il difficile è rinunciare ai vantaggi che comporta. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul gesto rivoluzionario della band.

Le Endrigo come hanno comunicato il cambiamento di nome ?


La band ha voluto lanciare il cambiamento del loro nome attraverso un manifesto in cui si legge: oggi muoiono gli Endrigo oggi nascono le Endrigo. La modifica sul nome è minima ma profondamente incisiva e significativa passando dal maschile al femminile.
Queste le parole del trio all’interno del manifesto: “Un gesto con cui scegliamo di provare a veicolare un messaggio alternativo a quello discriminatorio, machista e predatorio che spesso il mondo della musica si trascina, quasi come una tradizione. Un messaggio che noi stessi abbiamo in passato contribuito ad alimentare, come protagonisti, come complici o semplicemente voltando lo sguardo da un’altra parte. Sbaglieremo e cadremo ancora, ma avremo due lettere a ricordarci chi vogliamo cercare di essere“.
La decisione di cambiare genere al proprio nome arriva in concomitanza con un nuovo album per il trio intitolato proprio: Le Endrigo. Che uscirà il 16 aprile 2021. L’anticipazione dell’album l’abbiamo già assaporata grazie all’uscita del nuovo singolo Non son capace. Il quale vede la band più matura che si allunga verso suoni intimi e fragili grazie anche all’ausilio degli archi sotto all’esplosione delle chitarre.

La decisione di cambiare nome


La decisione di cambiare nome è stata ispirata dal genere punk che, pur non suonato dalla band, ha ispirato il gruppo per il grande dibattito sul tema della mascolinità tossica. Dopo tutto il genere punk rappresenta proprio la mascolinità in ogni sua forma sia sonora che visiva. Le Endrigo, profondamente toccati dal mondo musicale che li circonda, hanno quindi deciso di lanciare un messaggio forte e chiaro.

Le parole dei musicisti

Queste le parole della band a riguardo: “Volevamo contribuire anche noi a lanciare quel messaggio, e dopo aver scritto quel pezzo ci siamo chiesti: come possiamo legare la nostra identità a doppio filo con questa cosa? Come facciamo a far capire al primo sguardo da che parte vogliamo stare? Il nome. Un gesto con cui scegliamo di provare a veicolare un messaggio alternativo a quello discriminatorio. Non possiamo capire davvero cosa significhi e non abbiamo la presunzione di poterlo spiegare. Abbiamo confrontato il manifesto con tante amiche e colleghe per essere certi che fosse qualcosa di condiviso e non un esempio come tanti di uomini che si appropriano di battaglie non loro. Vogliamo fare la nostra parte facendo in modo che ci sia un’occasione in più di aprire il dibattito e soprattutto non voltando lo sguardo dall’altra parte quando incontreremo ancora questo tipo di mentalità“.

La discriminazione di genere denunciata dalle Endrigo

Nonostante questo cambio di rotta sia portato avanti da una band piccola composta da ragazzi giovani e non estremamente famosi è comunque un ”piccolo passo per l’uomo ma un grande passo per l’umanità” degno di nota e di rispetto. I musicisti hanno poi evidenziato che “Il problema è endemico, fa parte proprio del retaggio culturale di questo e tanti altri settori lavorativi, probabilmente tutti. Non si contano le volte che un promoter, un altro musicista, un tecnico o uno spettatore ha dovuto necessariamente associare il giudizio sull’operato di una collega a considerazioni fisiche, allusioni sessuali o una percezione di inferiorità; per non parlare di quella specie di “non detto” per cui l’evento musicale è legato all’idea predatoria a tutti i costi, come fosse una caccia. E noi non siamo stati migliori di nessuno“. Insomma sembrerebbe che il trio sappia il fatto proprio in tema di discriminazione di genere e che si stia impegnando concretamente per cambiare lo status quo.

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