Lara Puglia, dal 16 febbraio in radio e sui digital store il nuovo singolo “Ho visto Nina volare”

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Lara Puglia, dal 16 febbraio in radio e sui digital store il nuovo singolo “Ho visto Nina volare” in omaggio a Fabrizio De André. Da venerdì 16 febbraio 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Ho visto Nina volare”, una personale reinterpretazione piano e voce del celebre brano di Fabrizio De André, fatta da Lara Puglia. Andiamo a saperne di più, anche attraverso un’intervista realizzata con l’artista.

Lara Puglia, uscito il 16 febbraio il nuovo singolo “Ho visto Nina volare”

Da venerdì 16 febbraio 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Ho visto Nina volare”.

Il brano è una reinterpretazione piano e voce del famoso brano di Fabrizio De André realizzato in collaborazione con Ivano Fossati e tratto dall’album “Anime salve”.

Il videoclip della canzone “Ho visto Nina volare” è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=KNb2J4gTI70

Perché interpretare Fabrizio De André?

La scelta di realizzare una versione intima e personale di questo brano rappresenta un altro sguardo poetico sul mondo femminile che, dopo “Il Sogno di Maria”, si concentra su di un’altra giovane donna oggetto del desiderio forse dello stesso autore in età giovanile.

Ricordi infantili ed emozioni adolescenziali in lotta tra innamoramento e frustrazione. Il pezzo è caratterizzato da un arrangiamento minimale eseguito dal vivo nello stesso concerto omaggio de “Il sogno di Maria”. Ed è arricchito da una splendida introduzione al pianoforte di Luca Savazzi, musicista di grande intelligenza e sensibilità che vanta numerose collaborazioni con cantanti di estrazione jazz e pop.

Commenta l’artista a proposito del brano:

Si tratta di un altro ritratto di giovane donna, innocente e pura. Si ritrova a diventare oggetto del desiderio di un giovane uomo, mentre viene rappresentata dondolante su di un’altalena simbolo di spensierata e gioiosa leggerezza. Fa da contraltare a questa effigie, un altro ricordo d’infanzia dell’autore legato ad una pratica contadina che nei suoi aspetti più grezzi e grossolani si contrappone alla delicatezza dell’immagine di Nina e risulta come una sorta di minaccia da parte di un mondo adulto, maschile, brutale. Il tema mi è parso profondamente attuale, purtroppo. Il sentirsi preda è una condizione che tutte le donne si trovano costrette a vivere fin dalla giovanissima età. Uno status assolutamente indesiderato che gli uomini solo raramente riescono a comprendere ed allontanare. Amo immensamente questi testi così sfaccettati e ricchi nel lessico, perché mi permettono di sperimentare il gusto di ogni suono, ogni parola, ogni sillaba, sfruttando anche gli elementi non verbali che rappresentano uno straordinario valore aggiunto a quello semantico. La musica poi fa il resto, dando vita ad immagini e atmosfere così reali da sembrare vere”.

Intervista a Lara Puglia

Realizziamo un’intervista con l’artista Lara Puglia, che ringraziamo, in occasione dell’uscita sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica il nuovo singolo “Ho visto Nina volare”, il 16 febbraio 2024.

Domanda 1

Donatella Palazzo: “Lara Puglia, voce intensa e profonda, venerdì 16 febbraio 2024 è uscita la Sua reinterpretazione del brano ‘Ho visto volare Nina’ di Fabrizio De Andrè. Cosa ritroviamo della canzone originale nella Sua interpretazione?”.

Lara Puglia: “Nella mia versione il pezzo viene riportato alla sua forma essenziale grazie all’esecuzione piano e voce, quindi semplicemente testo, melodia e accordi. Tutto il resto si gioca su altri piani paralleli tra cui l’interpretazione delle parole e del loro significato anche attraverso elementi non prettamente verbali, le dinamiche vocali e strumentali che possono essere sia ritmiche sia di intensità, l’interplay tra voce e pianoforte. Della canzone originale restano vivi il senso profondo e l’atmosfera di fondo, il racconto di De André e i sentimenti che lo mantengono ancora oggi vivo ed emozionante”.

Domanda 2

Donatella: “Dopo ‘Il sogno di Maria’, ecco ‘Ho visto volare Nina’. Dunque, l’attenzione è su due ritratti di donna. Ma perché ha scelto le canzoni di De André, da cosa deriva questo omaggio?”.

Lara Puglia: “Questo omaggio è nato da un concerto live di qualche anno fa e la scelta di cantare tre pezzi dedicati a tre personaggi femminili è stata in parte intenzionale e in parte fortuita, sta di fatto però che i miei progetti artistici spesso e volentieri hanno preso una direzione al femminile oggi come nel passato, vedi l’omaggio a Kurt Weill dedicato alla compagna e musa ispiratrice Lotte Lenya che ho pubblicato nel 2019, piuttosto che il disco tributo a Joni Mitchell con cui ho ricevuto una candidatura alle Targhe Tenco nel 2015.

E’ un tema, quello del femminile, che mi sta a cuore, un pò per vicissitudini famigliari perché le donne della mia famiglia hanno rappresentato un modello importante per me, per certi versi da emulare ma anche da superare in un’ottica appunto di parità di genere e di riscatto della condizione femminile. E poi perché credo che anche in ambito artistico ci sia l’urgenza di accendere una luce sul femminile che spesso ha rappresentato un soggetto importante nelle opere di ogni genere e che ha bisogno di essere rivalutato però anche come femminile creativo con un ruolo attivo determinato dalla presenza di numerose donne artiste che ancora oggi stentano a trovare spazio per esprimersi ed essere riconosciute”.

Domanda 3

Donatella: “Ho letto che è Docente di Canto Moderno. Cosa vuole trasmettere alle persone alle quali insegna?”.

Lara Puglia: “Ai miei amatissimi allievi cerco di trasmettere le mie competenze e tutto ciò che ho avuto la possibilità di apprendere in questi anni di studio e di lavoro nel mondo dell’arte, della musica e dello spettacolo. Ma soprattutto lascio che siano loro a suggerirmi ogni volta ciò di cui hanno bisogno e a stimolare la mia creatività anche in ambito didattico, solo così si può instaurare un meccanismo virtuoso, un vero scambio umano e intellettuale. Ad ogni modo tra i valori che cerco di trasmettere hanno sicuramente un peso fondamentale la curiosità, la determinazione, la voglia di conoscersi e di conoscere, l’amore per la bellezza in tutte le sue forme comprese quelle che ci mostrano i lati più oscuri dell’animo umano”.

Domanda 4

Donatella: “Abbiamo detto che da pochi giorni è uscito il nuovo singolo ‘Ho visto volare Nina’. Sta già pensando alla realizzazione di un altro progetto? Se sì, ha voglia di raccontarci qualcosa?”.

Lara Puglia: “Ma certo! Vorrei produrre e pubblicare altri singoli dedicati ad altri cantautori che amo, ad esempio un altro grande cantautore genovese che è Piero Ciampi, ma vorrei anche cimentarmi in nuove collaborazioni e l’idea sarebbe quella di realizzare dei duetti con amici e colleghi cantanti che ho avuto modo di conoscere negli ultimi live ma non solo. Poi abbiamo in serbo il nuovo progetto inedito che nella sostanza è già pronto ma ha bisogno di essere curato e arrangiato in maniera cauta e ponderata, con l’aiuto di musicisti e collaboratori che siano in sintonia con il mio stile e la mia poetica”.

Chi è Lara Puglia

Lara Puglia vanta una nutrita carriera musicale e teatrale. La sua vocalità intensa e raffinata è sempre alla ricerca di nuove storie da raccontare attraverso il corpo, il suono e la parola. Nasce come performer in ambito musical e si distingue in seguito come originale interprete nonché autrice di progetti musicali tra jazz e canzone d’autore.

Nel 2012 arriva in semifinale al Radio Bruno Contest dello stesso anno. Ciò con il suo primo progetto inedito prodotto dalla Senza Dubbi record di Massimo Bettalico. E’ del 2014 la candidatura alle Targhe Tenco nella sezione interpreti con un inusuale omaggio a Joni Mitchell. Nel 2015 prende parte alla vittoria del Premio Ubu con il Progetto Ligabue del pluripremiato regista Mario Perrotta.

Ha all’attivo centinaia di spettacoli. Ha pubblicato ben quattro progetti discografici come solista.

Nell’ultimo anno ha aperto numerosi concerti di prestigiosi nomi del panorama nazionale tra cui Pierpaolo Capovilla e Cristiano Godano. E’ docente di Canto Moderno presso il Conservatorio di musica Gaetano Donizetti di Bergamo.

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