Da oggi, arriva nelle sale italiane con Wanted Cinema “LAMB”, opera prima del regista islandese Valdimar Jóhannsson con Noomi Rapace e Hilmir Snær Guðnason.
In quale location è ambientato?
Ambientato in una fattoria in Islanda, ha come protagonistiMaría e Ingvar, una coppia senza figli che un giorno trova un misterioso neonato ibrido. La gioia iniziale lascerà ben presto spazio all’incubo.
Di cosa parla “Lamb”?
Ispirato ai racconti popolari e al folklore del suo paese, l’angosciante film di debutto del regista islandese (presentato in anteprima al festival Alice nella Città e alla 74ª edizione del Festival di Cannes, ha vinto il Premio per l’originalità assegnato dalla giuria di Un Certain Regard).
I temi
Il film affronta temi sociali concreti, come l’essere genitori, facendo convergere il mondo umano e animale in un susseguirsi di simbolismi, allegorie e metafore. Il lungometraggio èentrato nella short list Miglior Film Internazionale degli Oscar 2022.
“LAMB”: Sinossi
La pellicola islandese, della durata 106 minuti, racconta la storia di una coppia, formata da María (Noomi Rapace) e Ingvar (Hilmir Snaer Gudnason), che vivono in una remota fattoria immersa nella fredda natura islandese, dove accudiscono il loro gregge e lavorano la terra.
La neonata
Un giorno i due rinvengono una neonata in un loro campo agricolo e non sanno come mai si trovi lì da sola ma soprattutto perché il suo aspetto sia a metà tra quello di un essere umano e quello di un ovino. Nonostante le sembianze, Maria e Ingvar, desiderosi di avere un figlio e allettati dalla prospettiva di una vita familiare, decidono di tenere la piccola con loro. Non sanno, però, che il loro momento di gioia è destinato a finire e li porterà alla completa distruzione.
Uno dei film più attesi
“Lamb”, che negli Stati Uniti ha raccolto centinaia di recensioni, diventando un cult grazie al complicato equilibrio tra horror soprannaturale e angosciante racconto popolare, si preannuncia come uno dei film più attesi dell’anno, da guardare tutto d’un fiato e che accenderà numerosi dibattiti sulle scelte estreme e non convenzionali del regista.