“La voce del Servo” di Igor Nogarotto

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“La voce del Servo” rappresenta un omaggio a Battiato di Igor Nogarotto, allo storico EP di Franco Battiato “La voce del padrone”, e racconta, oggi, la condizione del Servo attraverso 15 tracce. Andiamo a saperne di più.

La voce del Servo, omaggio a Battiato di Igor Nogarotto

“La voce del Servo” di Igor Nogarotto è un concept album che omaggia lo storico EP di Franco Battiato “La voce del padrone”. E racconta, oggi, la condizione del Servo. Contiene 15 tracce in un percorso sonoro motivazionale. Si tratta di brani ispirati a Cesare Pavese e Harper Lee e un inno contro le guerre.

Afferma Nogarotto


Il 21 settembre 2024 (data di uscita dell’album n.d.r.) saranno trascorsi esattamente 43 anni da quando la mia vita è cambiata: il primo giorno d’autunno del 1981 mia Madre mi fece ascoltare la cassetta de La voce del padrone del Maestro e da allora la Musica è la mia linfa, la mia Compagna, il mio rifugioci spiega Igor Nogarotto.

Cosa rappresenta “La voce del serbo”?

La voce del SERVO è il riscatto di chi, partendo da una posizione sociale di svantaggio, si è comunque messo in gioco, ha fallito ed è caduto tante volte, ma con determinazione si è sempre rialzato e ha continuato a credere nei propri ideali. E’ l’ossimoro malattia/Cura, depressione/estasi, imprecazione/preghiera. Come pure è la verbizzazione del sostantivo Servo che diviene verbo, che prima perde e poi riprende la parola. Infatti Io servo, non nel senso che servo un padrone, bensì “Io ho preso consapevolezza che servo, che sono utile, che prima di tutto, per il mio bene, ho bisogno di me stesso: Io SERVO a me stesso“.

Prosegue il cantautore: “Il concetto gurdjieffiano di Padrone rappresenta la coscienza e la volontà dell’Individuo: oggi la crescente frammentazione dell’IO ci rende sempre più servi e schiavi dell’omologazione, sempre più inabili nell’affermare la nostra specificità. Quando Battiato ha lasciato la linea orizzontale per seguire quella verticale verso lo spirito, mi sono ripromesso che l’avrei ringraziato per avermi fornito lo strumento per curare la mia sofferenza: la sua Musica”.

Un percorso sonoro motivazionale di 15 orme in cui giorno dopo giorno lo spezzarsi del nostro equilibrio ci obbliga a morire a noi stessi per poi combattere e rinascere. Ogni orma è un passo in cui lasciamo una traccia del nostro passaggio sulla terra, in un climax emotivo e cognitivo che ci accompagna verso la nostra rivincita.

A cosa si ispira “La voce del Servo”?


Due celebri libri ispirano due canzoni: Lavorare stanca è un tributo all’Opera omonima di Cesare Pavese (conterraneo di Nogarotto, cresciuti tra le colline delle Langhe). Mentre La luce oltre la siepe è il messaggio di speranza che chiude l’album, una luce chi si accende nel buio, in onore al Premio Pulitzer Il buio oltre la siepe di Harper Lee. Al grido di “No màs guerras” il brano di tremenda attualità #RAPPERUNANOTTE.

Anche la scelta della divulgazione dell’album è sui generis. Infatti, i brani non saranno inseriti sulle piattaforme digitali, né il CD sarà reperibile attraverso i consueti canali. L’unico modo per averlo è attraverso il crowdfunding.

Info qui: https://www.gofundme.com/f/la-voce-del-servo-nuovo-album-di-igor-nogarotto

La tracklist


1. Paradiso extraterrestre (Eden 2.0)
2. Arca2000 (Profezia)
3. Sono depresso (Depressione)
4. Crudo (Verità)
5. Nel limite dell’impossibile (Utopia)
6. #RAPPERUNANOTTE (Rivoluzione)
7. Amanda (Estasi)
8. Lavorare stanca (Vacanza)
9. Vado dal dottore (Ipocondria)
10. Un calcio a tutto (Vomito)
11. It’s so difficult 4 me (Frustrazione)
12. Va Italia (Fuga)
13. Tentazione (Αυτοκτονία)
14. Pater Noster qui ES (Preghiera)
15. La luce oltre la siepe (Speranza)

SINOSSI dei brani “La voce del SERVO”


A ogni brano è associata una parola chiave che traccia il percorso del concept album.

1. Paradiso extraterrestre (Eden 2.0)
Regna l’armonia. Tra gli esseri viventi c’è un equilibrio, anche spietato, ma naturale e selettivo. Poi arriva l’uomo, il vero alieno sulla Terra. L’incapacità di comunicare e la volontà di prevaricare trasformano la legittimità del predatore nella criminalità dell’assassino: è Babele.

2. Arca2000 (Profezia)
Rumori di fondo in apertura, come in “Summer On A Solitary Beach“. L’arca, che biblicamente rappresenta la possibilità di salvezza, decolla: inizia il viaggio.

3. Sono depresso (De-Pressione)
È il male del secolo o forse soltanto il mio” sintetizza come la depressione pur essendo sempre più globale ti fa sentire completamente isolato. Effetto a-social?

4. Crudo (Verità)
La ricerca della verità contro le menzogne da cui siamo costantemente bombardati. Crudo, vero, il bisogno di tornare a fidarsi e affidarsi.

5. Nel limite dell’impossibile (Utopia)
Il non piacersi e la paura di ammetterlo. Quando vorresti superare il limite dei tuoi limiti e ti sembra impossibile.

6. #RAPPERUNANOTTE (Rivoluzione)
Per una notte, per una volta, sono io il RE. Sfiorare anche solo per un attimo la sensazione di avercela fatta. La musica RAP può essere protesta anche senza l’uso delle armi. La rivoluzione gentile di chi sa farsi valere senza violenza al grido di “No más guerras“.

7. Amanda (Estasi)
L’incontro con l’Amore travolgente che ti fa credere che (ieri) tutto e passato e che (domani) tutto è possibile.

8. Lavorare stanca (Vacanza)
Omaggio allo scrittore, cresciuto come sulle colline delle Langhe, Cesare Pavese e alla sua Opera omonima che ti riporta alla radice della semplicità, dei valori veri, del sacrificio che nobilita, mostrandoti quanto la ricchezza materiale sia noiosa e limitante.

9. Vado dal dottore (Ipocondria)
Ho immaginato come, oggi, suonerei una cover dei Bluvertigo, di un brano che la band a sua volta ha coverizzato da Battiato. “Il mio malditesta” è “Ho un terribile cerchio alla testa, mi dica Dottore, quanto tempo mi resta?

10. Un calcio a tutto (Vomito)
Arriva il momento in cui non ce la fai più e vorresti prendere tutti a calci, perché ogni cosa ti nausea fino a farti vomitare. Per tornare a stare bene, bisogna stare male.

11. It’s so difficult 4 me (Frustrazione)
Ho sempre amato il crossover di lingue che Franco utilizza miscelando inglese, francese, spagnolo. Un testo su “quanto è difficile“, in inglese, perché foneticamente è molto più efficace nel veicolare il messaggio.

12. Va Italia (Fuga)
Il nuovo inno italiano: apparentemente uno slogan contro il Belpaese, in realtà una dichiarazione d’amore al mio Paese.

13. Tentazione (Αυτοκτονία)
Arriva QUEL momento, terribile, quando proprio non ce la fai più. Per la testa ti passano idee strane, estreme e contrastanti, dalla conversione alla trasgressione: sei sul ciglio di un burrone e sei tentato di lasciarti andare nel vuoto. Immagini di poter fare qualunque cosa. Anche di farla finita.

14. Pater Noster qui ES (Preghiera)
Constat de supernaturalitate?“. ES da verbo si fa inconscio, diviene istinto primordiale laico genotipico che si scontra con i condizionamenti mentali del SUPER IO della società alterandoci fenotipicamente. La classicità battiatesca sublima dopo il suo incontro con Manlio Sgalambro (amo il suo libro “Del pensare breve“). Sì, una canzone in latino nel 2024, anarchia creativa, perché siamo “sommersi soprattutto da immondizie musicali“.

15. La luce oltre la siepe (Speranza)
La versione pro-positiva dell’opera di Harper Lee Il buio oltre la siepe” Premio Pulitzer per la letteratura. Finalmente… “Oltre la siepe non c’è più il buio“.

https://spettacolo.periodicodaily.com/eleonora-sei-normale-brano-igor-nogarotto-bulimia/

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