La Truffa dei Logan – Recensione

Recensione del film del 2018 di Steven Soderbergh con protagonisti Channing Tatum, Adam Driver e Daniel Craig

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La truffa dei Logan

La Truffa dei Logan, sancisce il ritorno alla regia cinematografica di Steven Soderbergh, dopo il suo presunto ritiro durato 5 anni. Il regista aveva deciso di dedicarsi principalmente al mondo delle televisione, con dell’acclamato film TV Dietro i Candelabri e la serie tv The Knick. Il film è un ritorno alle origini per Soderbergh che della truffa e dell’assurdo ne ha fatto il proprio marchio di fabbrica. Una produzione indipendente, non influenzata dal volere delle major, ha dato modo al regista di potersi esprimere senza vincoli. Inquadrature veloci, fotografia saturata e tanto colore, sono la firma stilistica del cineasta americano. La truffa dei Logan, uscito nelle sale nel 2018, sembra capovolgere totalmente l’idea che Soderbergh voleva portare nella celebre trilogia Ocean. Qui i protagonisti non sono delle geniali menti dal crimine, ma due fratelli disperati, con al seguito un’ improponibile e grottesco gruppo di collaboratori.

Trama

Siamo negli Stati Uniti del profondo Sud, in un buco sociale tra il North Carolina e West Virginia, nell’America rurale di galeotti, minatori e contadini. I protagonisti sono due fratelli Jimmy (Channing Tatum) , un ex promessa del football con una gamba offesa, e Clyde (Adam Driver), un veterano della guerra in Iraq che ha perso una mano. Jimmy è un padre separato con un figlia. Sarà licenziato poiché il suo capo lo vedrà zoppicare sul lavoro e questo gli avrebbe causato problemi con l’assicurazione. Dopo che l’ex moglie deciderà di trasferirsi con la figlia per questioni di lavoro, lui farà di tutto per non allontanarsi dalla bambina.

Locandina rossa de 'La Truffa dei Logan' di Steven Soderbergh
Locandina de ‘La Truffa dei Logan’

Questo lo porterà ad organizzare un colpo durante la corsa della Coca-Cola 600 al Charlotte Motor Speedway. Per portare a termine la rapina i due recluteranno la sorella Mellie (Riley Keough), un’ ottima pilota, il rapinatore incarcerato ed esperto di esplosivi Joe Bang (Daniel Craig) e i due fratelli di quest’ ultimo. L’ improponibile banda, si ritroverà ad organizzare l’ evasione (con successivo rientro in carcere) di Bang e a dover gestire la rapina del secolo.

La truffa dei Logan: un perfetto equilibrio tra i personaggi

Il film è l’ennesima conferma che Soderbergh è in grado, oltre che di girare eccellenti film su rapine, anche di creare un’ alchimia perfetta tra i personaggi. Ognuno è caratterizzato in modo differente, dal furbo Jimmy, passando al gigante buono Clyde, fino ad arrivare al folle quanto geniale Joe. Le dinamiche sono perfette e giocano su quella linea sottile che c’è tra ironia e grottesco. La pellicola sembra essere una sorta di rivincita per quell’America definita debole e senza ingegno, incarnata nella figura dei due protagonisti. Di quella parte degli Stati Uniti in cui sembra regnare ignoranza ma in realtà è più furba e acuta di quanto sembra.

Una scena di La Truffa dei Logan di Steven Soderbergh
Channing Tatum, Adam Driver e Daniel Craig in una scena di ‘La Truffa dei Logan’

La sceneggiatura è ottima, nonostante in certi momenti si perda in divagazioni non necessarie e i personaggi sono tratteggiati in maniera perfetta. Channing Tatum ci mostra tutta la sua bravura svincolandosi , finalmente, dal classico ruolo del belloccio. Adam Driver riesce a donare una dolcezza impareggiabile al personaggio di Clyde, dando l’idea di un ‘gigante buono’. Daniel Craig, in un ruolo inedito, ha dei tempi comici perfetti e ci mostra una delle performance più ironiche della sua carriera. Ritroviamo in ruoli minori anche la due volte vincitrice dell’ Oscar Hilary Swank, Seth McFarlane, Sebastian Stan, Katie Holmes e Katherine Waterston.

La truffa dei Logan: il riscatto dei freaks

I protagonisti vestiti di nero e rosa de 'La Truffa dei Logan'

La truffa dei Logan è la pellicola del riscatto dei freaks, degli emarginati. Del padre single e licenziato, del l’ex soldato mutilato, della semplice semplice parrucchiera di paese. Mostra i pregi e i difetti di una classe rozza quanto furba e sorprendente. E’ un film sociale che mette in evidenza in maniera estrema come le differenze economiche e sociali non intacchino l’ intelligenza di una persona. E’ un film che parla di sopravvissuti che hanno voglia di riscatto, ma che allo stesso tempo non vogliono cambiare la propria condizione di freaks, di diversi.

Il sottinteso politico che Soderbergh vuole mostrare è evidente. E’ l’America rurale di Trump fatta di orgoglio nazionale, Memorial Day e canzoni country. Sono quella parte di Stati Uniti che sembra non avere avere diritto di parola. E’ l’America del Sud, estranea ed emarginata.

Dove guardare La truffa dei Logan

La truffa dei Logan è disponibile su Rakuten TV e su Chili.

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