La Mummia – recensione del remake di un grande classico

“La Mummia” è un film del 2017, remake (o se vogliamo reboot) del celebre fantasy degli anni ’90. Diretto da Alex Kurtz man, il film include nel suo cast Tom Cruise, Sofia Boutella, Annabelle Wallis e Russell Crowe. Sebbene la vaga idea dell’ originale venga più o meno conservata, il film adotta una mescolanza differente di generi cinematografici figlia di un’epoca diversa: la parte comica presente nell’originale qui è molto tralasciato, si punta di più sull’azione e su una componente horror molto meno arcata nel film precedente. È doveroso però ricordare che ambo i film sono remake di un prisso lavoro realizzato negli anni ’30.

TRAMA: La principessa Ahmanet è disposta a tutto pur di ottenere il potere sul regno di suo padre: quando l’uomo dá quindi alla luce un erede maschio, Ahmanet dona la sua anima al dio della morte ed uccide suo padre e suo fratello. Prima che il suo piano si completi, però, i sacerdoti di suo padre riescono a fermarla e, assetati di vendetta, la sottopongono ad un rito di mummificazione che la costringerà a vivere in eterno in una sorta di tomba. Mille anni dopo, durante una guerra nell’odierno Iraq, dei soldati ed un’archeologa liberano involontariamente la donna: dotata di svariati poteri grazie al rito a cui si era sottoposta, Ahmanet brama ora vendetta su tutto il mondo.

Recensione de “La Mummia (2017)”

In un’epoca satura di remake, alcuni fatti bene e alcuni fatti male, “La Mummia” rappresenta esattamente il prototipo di rifacimento fatto malissimo. Un film sicuramente iconico e ricco di “personalità” viene dunque spersonalizzato, trasformato in un anonimo filmetto in cui si intrecciano guerra, archeologia, azione, fantascienza e horror: ciascun genere è trattato con pressapochismo, si va avanti fra uno stereotipo e l’altro, ed il risultato è un minestrone terribile che non è in grado di soddisfare quasi nessuno. Oltretutto, il rendere per forza donna l’antagonista solo perché nel 2017 andava più di moda che mai inserire personaggi femminili ovunque sulla scia del #MeToo aggiunge un altro elemento stucchevole, privo di basi artistiche e per niente intenzionato a nasconderlo.

Il tema delle ingiustizie verso gli eredi femminili del tempo è in realtà interessante, ma l’appiattimento psicologico impedisce di far arrivare un reale messaggio (alla fine Ahmanet diventa un mostro sanguinario e nient’altro) che poteva costituire un punto ottimo del film. Per il resto, la recitazione è davvero ai minimi storici con un Tom Cruise mai come ora interessato solo all’azione ed una cattiva che nemmeno ci prova a dare spessore al suo personaggio: gli effetti speciali in un contesto simile non bastano a riempire il vuoto, e non si riesce nemmeno ad apprezzare qualche dettaglio tecnico ben sviluppato. Il risultato è un film semplicemente pessimo, uno dei rifacimenti più evitabili della storia del cinema.

“La Mummia” è disponibile in streaming sulle piattaforme Rauken TV, Chili, TimVision, iTunes, Infinity, Google Play e YouTube. Di seguito il trailer.

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