La mostra in onore di David Bowie: Far Above the Moon

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La mostra Far Above the Moon in onore di David Bowie viene inaugurata oggi 4 giugno a Roma per festeggiare i 50 anni dall’uscita del suo secondo album Space Oddity.

David Bowie

Il luogo scelto per ospitare la mostra è la Galleria SpazioCima che si trova in uno dei quartieri più particolari della Capitale: il quartiere Coppedè.

La mostra, che risalta il collegamento tra Bowie e lo spazio, avrà luogo dal 4 al 21 giugno quindi sarà un evento limitato ed altrettanto imperdibile. Al suo interno ospiterà una trentina di installazioni di diversi artisti.

Bowie, pseudonimo di David Robert Jones  (1947-2016),  è da sempre stato considerato una delle maggiori icone musicali della nostra epoca; la sua firma eccentrica e geniale ha lasciato il segno su svariati generi come l’art rock, il glam rock, new wave, soul e il folk.  

David Bowie

Il brano Space Oddity scritto dal Duca Bianco uscì proprio nel 1969 e raccontava la storia di un astronauta, il Maggiore Tom, e il suo viaggio verso lo spazio. La canzone iniziava proprio dai primi attimi, il conto alla rovescia, la partenza. Tutto sembra differente visto da quella prospettiva: le stelle, il pianeta Terra, la Luna, l’aria. Lo spazio è da sempre stato un confine invalicabile per l’uomo ma anche una meta verso cui puntare. Là, completamente solo, Tom è impotente e piccolo.

«Malgrado sia lontano più di centomila miglia,
Mi sento molto tranquillo,
E penso che la mia astronave sappia dove andare
Dite a mia moglie che la amo tanto, lei lo sa».

Gli altri brani presenti nel secondo album di Bowie sono:  Unwashed and Somewhat Slightly Dazed; (Don’t Sit Down); Letter to Hermione; Cygnet Committee; Janine; An Occasional Dream; Wild Eyed Boy from Freecloud; God Knows I’m Good; Memory of a Free Festival.

Il 1969, come sappiamo, non è stato un anno senza rilevanza nella storia che lega l’uomo allo spazio. Il 20 luglio del 1969 gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin misero piede sul suolo lunare. Una delle più grandi conquiste per l’uomo compie 50 anni e noi abbiamo l’occasione di ricordarla così, grazie al Duca Bianco, grazie alla sua musica e a questa mostra.

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