Capo Verde è un arcipelago in Africa occidentale, famoso per la sua tipica morna. La morna è un genere musicale originario di questo arcipelago. Capo Verde è un paese dai mille colori, dalla storia attraversata da grandi dolori, dai ritmi incalzanti. In queste isole, fin dall’inizio della loro colonizzazione da parte dei portoghesi, si è sempre usata la musica, come sfogo nei confronti delle violenze perpetrate agli indigeni. La morna nasce da questo, dal dolore, dalle paure, dalla fatica. E’ un canto che è lo specchio del popolo capoverdiano, che ci ha dato un tocco magico.
Questo genere musicale non si discosta così tanto dal fado portoghese, anche qui la saudade è centrale. Ma c’è una differenza sostanziale: nella morna c’è una reazione alla sofferenza, non solo nostalgia, ma amore spassionato per la propria terra. E questo amore viene raccontato con ritmi avvolgenti, con un blues rivisitato, “esotico”. E non è un lamento, è una vera e propria danza che si balla in coppia, per dichiarare la bellezza della propria terra, il mare, il sole e la natura incontaminata. I temi sono molti, ma ciò che contraddistingue questa musica e che la rende unica è l’utilizzo del creolo capoverdiano e non del portoghese, lingua ufficiale dello stato.La morna è la risposta al colonialismo, è la vera identità di un popolo che è stato sottomesso e che grida al mondo la propria indipendenza.
Tra gli interpreti più famosi di questo genere sicuramente, troviamo Cesaria Evora, considerata “a rainha da morna” (regina della morna). La sua canzone più famosa è “Sodade”, cantata appunto in creolo. Evora racconta le sue origini, le sue radici, con un trasporto emotivo che fa parte della sua tessitura vocale, così avvolgente. Accompagnata dal cavaquinho, una chitarrina acuta, ci porta a ballare, con una dolcezza intensa e un movimento lento, che culla l’ascoltatore.
I testi della morna sono una poesia unica, raccontano la storia di questo popolo poco conosciuto, ma che ha tanto da dire.