Kylie Minogue e Prince, un duetto mancato

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Kylie Minogue sulpalco, anni dopo la morte di Prince

Kylie Minogue e Prince, due icone pop di quasi pari importanza. Ma chi poteva immaginare che una volta hanno quasi collaborato? Ecco la storia di una canzone che non fu mai

Kylie Minogue e Prince: come ha avuto inizio?

1995. L’anno della fine della guerra in Jugoslavia, del passaggio di Betlemme dallo stato d’Israele al controllo palestinese, della richiesta da parte della Lettonia di entrare a far parte dell’Unione Europea. Nel mondo della musica si ricorda come l’anno di nascita di Megan Thee Stallion, Melanie Martinez, Dua Lipa, Post Malone, Troye Sivan, nonché Park Jimin e Kim Tae-hyung dei BTS. L’anno di uscita di album come Post di Björk, The Great Escape dei Blur, Brown Sugar di D’Angelo, The Bends dei Radiohead, Jagged Little Pill di Alanis Morissette e Mellon Collie and the Infinite Sadness degli Smashing Pumpkins. E per Kylie Minogue, la vellutata signora del pop australiano, rappresenta un anno di duetti alquanto interessanti – il nome di Prince dice forse qualcosa?

Lo ha raccontato la Minogue stessa, in una discussione via chat su Apple Music con Zane Lowe. Un discorso affascinante: anno dopo anno, la popstar ripercorre alcuni punti salienti della sua carriera, i risultati più accattivanti, e naturalmente gli incontri più trionfali. Tra di essi emerge una realtà alternativa molto interessante: la possibilità di un potenziale (e immediatamente iconico) duetto tra Kylie Minogue e Prince. Si sarebbe tenuto proprio là, all’inizio degli ani novanta, a seguito di un incontro dormito. Kylie Minogue aveva infatti seguito Prince durante il suo spettacolo all’hotel London’s Earl, e là hanno avuto occasione di incontrarsi. Ha avuto così il coraggio di parlare con lui e menzionare i suoi piani per un futuro album, e chissà, anche una collaborazione. 

Un incontro di idee, Baby Doll

“Abbiamo fatto un giro insieme, più o meno”, dichiara in un’intervista a Billboard. “Non so nemmeno cosa significhi, ma siamo usciti insieme e si è un po’ concentrato su di me per un periodo. E mi ha chiesto ’dunque, dove sono i tuoi testi?’”. L’incontro prosegue con Kylie Minogue che riceve un regalo speciale da parte di Prince: un autista che giunge al suo appartamento portando con sé un’audiocassetta. All’interno una canzone del divo purpureo, intitolata Baby Doll. In essa, secondo le sue parole, Kylie Minogue era “coinvolta più o meno”, ma era proprio da Prince che proveniva il guizzo creativo. “Dormiva quattro ore a notte o pressapoco, e per le venti restanti crea qualcosa.” Un limite che non era nulla, naturalmente, per la signora Minogue; ma la faccenda risultò nell’abbandono della canzone, la quale non fu mai registrata. 

Non che tuttavia la Principessa non vi avesse provato. “L’ho suggerito alla mia casa discografica”, afferma infatti Kylie Minogue, “e penso che lui [Prince] ci tenesse a registrarla tutta, e a loro non piaceva. Così è finita. Potrei essere stata spavalda, ma non ero… non so. Non ero abbastanza sicura di me stessa per dire di no”. Una grossa perdita per la musica, ma sicuramente non per una stella come lei. Disco, l’ultimo album di Kylie Minogue, riporta in auge la musica dei suoi anni d’oro con un piglio da veterana, un’opera imperdibile, Prince o non Prince. 

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