Kurt Cobain: chi era la leggenda del grunge

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Kurt Cobain:

Ricorre oggi, 5 aprile, un anniversario tanto caro al popolo grunge. Kurt Cobain, 27 anni, si toglie la vita. Troveranno il corpo tre giorni dopo.

Chi era Kurt Cobain?

Oltre ad essere un cantautore di talento, Kurt Cobain fu un simbolo ed una voce per una generazione. Negli anni ’90 prese piede la moda grunge ed i Nirvana divennero la principale espressione artistica di questo movimento. Kurt divenne, senza volerlo, una voce per tutti quelli che vivevano ai margini. Cantò del disagio giovanile e stregò le masse come il pifferaio di Hamelin stregava i bambini della fiaba dei Grimm. Ed ebbe tanto seguito perché conosceva quel disagio di cui cantava e seppe comunicarlo. L’invito contenuto in Come as you are è rivolto a tutti coloro costretti a vivere nell’ombra, per scelta o per necessità, perché incompresi o ignorati da una società che corre nella direzione opposta. In Breed, che è l’altra faccia della medaglia, canta invece la rabbia e la paura.

Kurt Cobain: l’anniversario della sua morte

Kurt Cobain si toglie la vita il 5 aprile 1994. Si trovava nella sua casa al 171 Lake Washington Blvd. Gary Smith, un elettricista chiamato ad operare dei lavori di manutenzione nella serra di casa Cobain, lo trovò insieme ad una lettera e ad un fucile. L’autopsia rivelò tracce di eroina e di Valium nel sangue di Kurt. “Io non provo più emozioni nell’ascoltare musica e nemmeno nel crearla”, diceva la lettera. “Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco”.

La lettera

Nella lettera ritrovata al fianco di Kurt Cobain c’è tutta la frustrazione che il cantautore covava in quell’ultimo periodo di attività. “Sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po’ stordito per ritrovare l’entusiasmo che avevo da bambino”, si legge in un passaggio. “Non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l’empatia che ho per tutti”. E mentre si avvia alla conclusione di questo suo testamento emotivo e della propria esistenza, Kurt cita una frase di Neil Young: “Meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente”. Poi si spara.

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