Kose, il rapper dal background Old School e dall’attitude avveniristica, torna nei digital store con “Plus Ultra”, suo secondo progetto full length.
Chi è Kose?
Gianluca Cosentino, in arte Kose, nasce a Mantova nel maggio del 1979. All’età di 14 anni entra in contatto con la cultura Hip Hop della sua città, si appassiona all’arte del freestyle e nei primi anni del 2000 presenzia a numerosi eventi locali legati al breaking. Nel 2003, un’esperienza inaspettata lo travolge, modificando le sue priorità. Intraprende un cammino personale e spirituale intenso, alla ricerca del suo posto nel mondo. Nel 2009 si iscrive all’Istituto Superiore di Scienze Religiose, conseguendo la laurea magistrale in Scienze Religiose. In seguito inizia a lavorare come insegnante di Religione Cattolica alla scuola primaria statale, ruolo che ricopre tutt’ora. Ma Kose non mira ad essere definito un “rapper cattolico”: la Fede è parte fondamentale della sua esistenza, ma i messaggi che vuole trasmettere con la sua musica hanno una valenza globale, che raggiunge uomini e donne indipendentemente dal Credo.
Kose: “Plus Ultra”
Il disco riconferma il carisma e la sensibilità autorale dell’artista mantovano ed il suo approccio trasversale alla scena. La musica di Kose contiene un flow vibrante e icastico. La penna coglie ogni gradazione del sentire umano e la racconta senza filtri su un tappeto ritmato e modernissimo. La scelta del titolo, “Plus Ultra” (locuzione latina traducibile in “Andare Oltre”), non è casuale, ma frutto della zelante analisi del suo autore sulla società contemporanea. Si tratta di un invito a riflettere, osservando il mondo con uno sguardo attento e privo di pregiudizi. Un nuovo percorso, che trae dal passato per raccontare il presente in un’ottica più autentica del futuro. Un progetto intriso dal desiderio, dalla speranza che ciascuno di noi possa scorgere l’infinita vastità di prospettive che immortalano un unico istante.
La realtà vista da un’altra prospettiva
“’Plus Ultra’ è un nuovo viaggio”, spiega Kose. “Mi piacerebbe che ci mettessimo più in discussione, cogliendo il fatto che è possibile guardare la realtà da un’altra prospettiva, non solo critica, autodistruttiva, corretta o errata. Il titolo ‘Plus Ultra’ è una sorta di provocazione per spronare a non rimanere appiatti sul presente, ma andare oltre, alzare la testa. Ci può essere una rinascita, una rinascita vera: basta guardare in alto e non soffocare lo spirito”.