Un ritorno musicale atteso ormai da anni si è concretizzato: i Jonas Brothers sono tornati a fare musica insieme! In questi anni, i tre fratelli hanno intrapreso strade molto diversi: Kevin si è mantenuto il più lontano possibile dai riflettori mentre Nick e Joe sono diventati rispettivamente cantante solista e leader di un’altra band, i DNCE. I due hanno portato avanti progetti musicalmente diversi, ma accomunati da un forte successo iniziale andato poi scemando rapidamente.
Alla fine di questo periodo, avevamo ormai un Kevin finito quasi nell’anonimato, un Joe che continuava a a fare musica ma senza più alcuna rilevanza commerciale ed un Nick che, meritevole di aver intrapreso anche un percorso deciso nel crearsi un’immagine ben definita agli occhi del pubblico, manteneva uno status di celebrità conferitagli dalla carriera musicale da solista, dalla rinnovata collaborazione con Demi Lovato e dai ruoli da attore avuti in questi anni, ma ciononostante non riusciva più ad ottenere singoli di successo come “Jealous” o “Close”. Una situazione diversa per ciascuno, quindi, ma in cui un ritorno della band conveniva a tutti.
Anticipato da un annuncio arrivato abbastanza a ridosso del loro ritorno effettivo, il trio ha dunque eseguito un ritorno in grande stile con “Sucker”, un primo singolo potente e molto ben costruito, un buon compromesso tra il loro vecchio stile e la musica pop attuale dotato anche di un ritornello forte e di un video perfettamente adatto a diventare virale. Il successo era inevitabile per un brano del genere, e cosi “Sucker” è riuscita ad ottenere rapidamente risultati importanti, diventando già al debutto la prima canzone del gruppo (e di un membro della famiglia Jonas in generale) ad arrivare alla numero uno della classifica singoli americana, la Billboard Hot 100.
A questo sono seguiti a ruota altra musica, l’annuncio di un tour che toccherà anche l’Italia, la pubblicazione di una compilation ufficiale dei loro vecchi singoli ed infine del nuovo album, “Happines Begins”: un titolo emblematico che ci pone davanti all’aspettativa di un album dai toni felici ed all’immagine di tre fratelli più che mai uniti e decisi a proseguire un percorso musicale unitario. Ma quali saranno le caratteristiche effettive del disco? Andiamo a scoprirlo insieme!
“Happines Begins” è fondamentalmente un album pop, lontano dalle atmosfere pop-rock della precedente discografia dei Jonas (ma del resto già sparite nei lavori recenti di Joe e Nick), un lavoro che a differenza del primo singolo non vuole nemmeno avvicinarsi al vecchio stile del gruppo. Come sempre Nick e Joe si dividono abbastanza equamente le parti da solista, mentre la voce di Kevin continua a non sentirsi praticamente mai: nulla di nuovo, su quest’aspetto. A differenza di quanto potevamo aspettarci dallo spumeggiante primo singolo, l’album include principalmente lenti e mid-tempo, brani che vogliono essere emozionanti senza però tradire il concept del disco, e trasmettendo quindi calma e serenità.
Doveroso sottolineare come le interpretazioni e la timbrica di Nick risultino generalmente più convincenti di quelle di Joe: per quanto sul palco quest’ultimo risulti più carismatico, vocalmente Nick è sempre stato il primo talento della famiglia, e le sue interpretazioni pulite arrivano di più al cuore dell’ascoltatore, oltre a risultare più precise tecnicamente dal vivo. Resta comunque abbastanza buono anche l’apporto vocale di Joe, e sorprende nel contempo come Nick non sia più l’autore principale di tutti i brani: lo è nella maggior parte di essi, certo, ma questa volta sembra che l’impegno in sala di scrittura sia stato abbastanza equo per tutti, tant’è che la penna di Nick è addirittura assente in qualche traccia.
Dovendo considerare questo progetto come un’opera a sé stante, il disco è sicuramente buono: ben interpretato, ben prodotto, bei testi. Se inserito nell’ottica della discografia completa del gruppo, però, l’assenza di un briciolo di coerenza stilistica col passato fa storcere il naso agli ascoltatori di vecchia data. Evolversi musicalmente è un fatto positivo, ma in questo caso viene spontaneo sospettare che le scelte musicali del gruppo riguardino di più una volontà di soddisfare il pubblico che di esprimere un sentimento interiore.
Ciononostante, l’album Happiness Begins possiede comunque un’ottima carica emotiva e sa mettere ben in luce le vocalità dei ragazzi, soprattutto quella di Nick: un ascolto che quindi consiglio a tutti, anche a chi non apprezzava la band in passato, fermo restando che non si tratta certo di un capolavoro. Doveroso concludere con una parola positiva per l’artwork, in cui la sensualità dei tre fratelli è ben sfruttata senza cadere nel volgare, e che si inserisce abbastanza bene nello spettro emotivo generato dall’album in sé.
Vedremo ora quale sarà il prossimo singolo e come andranno le cose per l’album e per il tour a livello commerciale, ma soprattutto sarà interessante verificare se questo progetto sarà l’inizio di una seconda primavera del gruppo oppure una sola parentesi prima di un ritorno a strade professionali differenti.