Jon Bon Jovi: “Non sono un divo”

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Jon Bon Jovi:

Nel corso di un’intervista rilasciata al Guardian, Jon Bon Jovi ha dichiarato di aver una vita assai più comune di quella che si possa immaginare. Il cantautore statunitense, pur essendo una star di livello mondiale, non è mai caduto nella trappola del “divismo”.

Chi è Jon Bon Jovi?

Jon Bon Jovi è un cantautore statunitense. Noto per essere il frontman dei Bon Jovi, gruppo rock inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, Jon ebbe la sua prima chitarra a sette anni. Originario del New Jersey, formò la band nel 1983. I Bon Jovi contribuirono alla nascita ed alla crescita dell’hair metal, un sottogenere dell’heavy metal. Il gruppo pubblicò il primo album, Bon Jovi, nel 1984. L’album conquistò il disco di platino. Ma fu con il terzo album e la collaborazione di Desmond Child, songwriter di fama che si occupò della stesura dei testi, che arrivò la consacrazione.

L’intervista al Guardian

Pur essendo una star internazionale, Jon Bon Jovi non si ritiene un divo. Nella vita di tutti i giorni è un uomo di 58 anni ed un padre di famiglia come tanti. Il cantante ha raccontato la sua quotidianità, fatta di piccole cose e di momenti condivisi con sua moglie Dorothea e i suoi figli: Stephanie di 27 anni, Jesse di 18 e Romeo di 16. “Per un certo periodo di tempo i miei figli più piccoli non erano sicuri di sapere cosa facessi”, ha spiegato Bon Jovi.

Jon Bon Jovi contro il divismo

“La mia vita è molto più normale di quanto si possa immaginare”, ha dichiarato il cantautore. “Non ci sono dischi di platino appesi alle pareti in casa mia. La trappola del ‘divismo rock’ non mi appartiene”. Una parte importante della sua vita è il rapporto con i compagni della band. Le divergenze politiche o di altro tipo non devono dividerli quando sono sul palco. Ecco perché Jon non permette alle divergenze di opinioni di inquinare la sintonia che lo lega ai compagni d’armi. “Ci sono persone che salgono sul palco con me che vedono le cose in maniera diversa, ma io non permetto a queste divergenze di insinuarsi tra di noi”.

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