Jennifer Lawrence: “I franchising sono così divertenti”

LONDRA, INGHILTERRA - 08 ottobre: Jennifer Lawrence partecipa alla prima europea "Causeway" durante il 66° BFI London Film Festival

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Jennifer Lawrence:

“I franchising sono così divertenti”, ha detto Jennifer Lawrence oggi al BFI London Film Festival.

Cosa ha detto Jennifer Lawrence sui franchising?

La 32enne X-Men e stella di Hunger Games ha poi fatto una grande risata, aggiungendo: “Non potrei mai farne uno ora perché sono semplicemente troppo vecchia e fragile”.

Causeway

Jennifer sta infatti tornando alle sue origini indie con Causeway, un dramma in cui recita e che ha prodotto, proiettato nell’ambito della LFF dopo la sua prima mondiale a Toronto il mese scorso.

Trama

L’attrice Premio Oscar (per Il lato positivo) interpreta la protagonista di nome Lynsey, ingegnere militare tornata negli Stati Uniti dall’Afghanistan con una lesione cerebrale debilitante in seguito all’esplosione di un ordigno. 

I ricordi

Nel recupero, che è lento e doloroso, deve re-imparare a camminare e riaddestrare la memoria aiutata da una custode chiacchierona ma tenera (Jayne Houdyshell). Quando torna a casa, a New Orleans, però, si trova ad affrontare ricordi ancora più angosciosi e impegnativi di quelli che ha vissuto mentre era in servizio: una resa dei conti con la sua infanzia.

L’incontro

Rimasta con la madre (Linda Emond), con cui ha un rapporto teso, Lynsey vorrebbe solo tornare al suo lavoro di ingegnere, ma il suo medico (Stephen McKinley Henderson) è diffidente e così, nel frattempo, trova lavoro come pulitrice di piscine. Quando il suo camioncino si rompe, incontra James Aucoin (Brian Tyree Henry), che lavora in un’autofficina e le offre un passaggio a casa; lentamente i due iniziano a fare affidamento l’una sull’altro per avere compagnia e trovare conforto e Lynsey scopre che anche James sta reprimendo i traumi del proprio passato.

Il post Oscar

Jennifer ha spiegato che dopo l’Oscar per quel film del 2012, “ha perso il senso del controllo”. Tra l’uscita di Hunger Games e la vittoria dell’Oscar, penso di essere diventato una tale merce che ho sentito come se ogni decisione fosse una decisione di grande, grande gruppo; perché non avevo idea di cosa avrebbe fatto una grande star del cinema o di cosa avrebbe dovuto fare Katniss Everdeen dopo questo… Quando rifletto ora, penso a quegli anni successivi come una sorta di perdita di controllo e poi una reazione per cercare di tornare indietro. Sono così felice che alla fine, alla fine, alla fine dei miei 20 anni, mi sono fermata e ho apportato alcuni cambiamenti importanti, e ho avuto la voce nella mia testa. Ora, per la prima volta dopo tanto tempo, mi sembra personale”.

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