Intervista ai BloodTank giovane death metal band ‘old school’

Non è l’età anagrafica che conta ma il saper suonare a dovere

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I BloodTank sono una giovane band pescarese (75 anni in tre) dedita allo swedish death metal old school. Questa intervista mi è stata gentilmente concessa poco prima del soundcheck della serata di venerdì 16 febbraio, presso il TikiTaka Village (Chieti), dove sono stati gli apripista della serata.

Buona lettura!

Chi sono i BloodTank, come è nato il gruppo e quando?

Marco: “La band è nata nell’autunno del 2011, da me e Diego il batterista. In quel periodo siamo entrambi usciti da un altro gruppo che avevamo formato alle superiori. Inizialmente abbiamo creato i BloodTank per suonare thash metal, abbiamo chiamato un po’ di amici per questo progetto ma quasi subito abbiamo avuto le prime complicazioni, con i cambi line up e di generi fino ad avvicinarci sempre di più al death metal vecchia scuola.”

Diego: “Si anche per cambiare stile e non rimanere sempre negli stessi canoni. Ad esempio in Abruzzo le band sono quasi tutte thrash oppure heavy, quindi a Marco ho detto ‘proviamo a sperimentare qualcosa di diverso, proviamo a buttarci nella vecchia scuola svedese’ anche perché sono pazzo per questo genere”

Marco: “Anche perché è un genere che non suona quasi nessuno, ci sono gruppi che si sono influenzati ma che suonano con lo stile svedese non ci sono. Per questo abbiamo preso la palla al balzo e ci siamo fissati il death metal svedese come genere. Ovviamente lo abbiamo impostato anche con i primi brani che avevamo già scritto agli inizi, li abbiamo modificati ed è così che il progetto è nato.”

Diego: “Abbiamo preso brani di altri due progetti di cui facevamo parte, li abbiamo rieditati rendendoli un po’ più rocciosi proprio nel vecchio stile. Noi facciamo riferimento alla scuola degli anni dall’89 al ’93.”

Artwork del demo
Artwork del demo
Interno della copertina del Demo
Interno della copertina del Demo

Il nome della band, come è nato e da chi?

Diego: “lo abbiamo scelto io e Marco insieme, ci siamo messi a tavolino ed abbiamo iniziato a buttare giù qualche nome che potesse avere affinità con il genere. Alla fine abbiamo deciso per BloodTank che si rifà al discorso del death metal old school, inoltre si può intendere in due modi: o carrarmato insanguinato oppure tanica insanguinata, e visto che i nostri testi parlano di morte, di guerra ed affini, abbiamo pensato che il nome fosse quello giusto.”

Fate solo brani vostri oppure suonate anche qualche cover?

Diego: “L’idea era quella di fare solo pezzi nostri, ma per accontentare il pubblico abbiamo anche una cover è Corpse Grinder dei Massacre. A questo punto ci si domanda, ma che c’entra con un gruppo old school svedese? Questa l’ho scelta io perché mi sembrava più facile da suonare. Altrimenti avevamo un’altra scelta Jesus Fall degli Hypocrisy ma non è stato possibile farla perché non abbiamo trovato il materiale per poterla rieditare.”

Marco: “Anche perché pezzi come questi qui sono difficili da trovare su internet, ultimamente trovi solo roba recente. Pezzi degli anni ‘80/’90 è difficile trovarli soprattutto se fai death metal. La tablatura di un brano old school non si trova soprattutto perché in pochi lo fanno.”

Avete già registrato qualcosa?

Diego: “Abbiamo registrato un demo che è uscito nel dicembre 2017, abbiamo due pezzi inediti più una intro.”

Marco: “L’intro apre il demo per accompagnare l’ascolto dei due brani.”

Quali sono i progetti futuri dei BloodTank?

Marco:” Di progetti futuri ne abbiamo molti, ma al momento il nostro scopo è quello di fare molte date e promuovere il demo.”

Diego: “Far girare il demo per tutta l’Italia, poi un progetto futuro, ma non si sa quando avverrà, è quello di poter fare un EP oppure un album, anche per soddisfazione personale, sempre rimanendo nel vecchio stile.”

Vi ‘autogestite’ oppure c’è qualcuno che vi aiuta nella realizzazione di demo, artwork ecc.?

Diego: “Allora abbiamo registrato alla Paradox di Cappelle sul Tavo, dove abbiamo fatto le registrazioni, però sulla masterizzazione dei dischi o la faccio io oppure troviamo qualcuno che è disposto a farcela.”

Marco: “Gli Artwork, stampe e cose varie me ne occupo io insieme ad un mio amico che ‘smanetta’ con questi programmi. In sostanza si, il disco ce lo siamo autoprodotto.”

Quali sono i modelli a cui fate riferimento? Qualora ve ne fossero.

Diego: “ce ne sono molti, prendiamo come riferimento i più conosciuti: i Dismember, Carnage, Grave, Nirvana 2002, i Primi Entombed, praticamente quasi tutta la vecchia scuola svedese che va dall’89 al ’93.”

Dove vogliono arrivare i BloodTank, è un progetto portato avanti per passione oppure vorreste portarlo ad un livello professionistico?

Diego: “Parlo per me, io lo faccio per hobby, un lavoro anche se non a tempo indeterminato ce l’ho. Io ho iniziato ad ascoltare metal in terza media, ho sempre sognato di suonare in un gruppo e produrre qualcosa. Se avessi dovuto/voluto farlo per lavoro avrei dovuto iniziare prima a studiare la batteria. Quindi lo faccio per divertimento e per far divertire gli altri.”

Marco: “Io condivido lo stesso pensiero di Diego, però a differenza sua in questo periodo non sto lavorando, quindi per quel che posso cerco di investire tanto nel progetto. Quindi io lo prendo si come un hobby ma che al tempo stesso può portare a tanto.”

Diego: “Lui vorrebbe portarlo ad alti livelli perché si è diplomato con la chitarra, è un discorso un po’ diverso dal mio.”

Marco: “Anche se in questo progetto io sono il bassista oltre che il cantante. Che con i vari cambi line up, in riferimento anche alla prima domanda, ci siamo dovuti arrangiare ad un trio: Chitarra, basso e batteria.”

Diego: “Un po’ come la vecchia formazione degli Hypocrisy.”

Voi siete giovani, quanti anni avete?

Diego: “io 25 anni”

Marco: “io ne devo compiere 24”

Diego: “Lui il chitarrista, Luca, 26”

Vorreste aggiungere un qualcosa di vostro, un messaggio…

Diego: “Una cosa che voglio dire è che bisogna sempre seguire i propri sogni. Se avete voglia di suonare fatelo, acculturatevi e non fermatevi mai, andate sempre oltre. Perché se non lo fate adesso che lo volete non lo farete mai più.”

Marco: “Un consiglio che posso dare alle generazioni future è: non fate caso al genere che suonate, anche se è un genere che è di nicchia, comunque troverete chi vi apprezza e a cui piace il vostro lavoro anche se fatto in maniera semplice. Non esiste il più scarso, ognuno ha il proprio talento ed il proprio stile.”

Luca: “Divertitevi.”

Una domanda che è nata ora da questo che mi avete appena detto: Molti giovani prendono per metal ciò che quelli della vecchia scuola non lo considerano tale. Ad esempio tutte queste nuove uscite che fanno un genere ibrido ma che vengono ugualmente fatti passare per metal. Cosa mi dite in proposito?

Marco: “Ci sono molte cose da dire, il discorso è lungo. La cosa che più mi fa ‘ridere’ è il non considerare la vecchia scuola del metal, ma anche di qualsiasi altro genere, non considerarlo è il più grosso errore che si possa fare. perché recentemente se sono nati molti nuovi generi ed è proprio grazie alla vecchia scuola.”

Diego: “Non solo quello, ma il metal è nato anche da altre cose.”

Marco:” Appunto, i generi si evolvono, si mischiano, hanno un’attitudine, perché la musica fatta bene non è solo tecnica, ma anche attitudine.”

Diego: “Non si può solo suonare, ti devi saper relazionare perché, diciamoci la verità nel metal ci sono i personaggi e ti ci devi calare nella parte. È un po’ come se si fosse attori.”

Marco: “Ecco, proprio perché si è come un attore, bisogna avere una propria interpretazione.”

Vuoi aggiungere qualcosa? (riferito al chitarrista)

Luca:” Io sono l’ultimo entrato nel gruppo, sono entrato nella formazione qualche anno fa, condivido pienamente con loro la passione che ho per la musica.”

Diego: “Lui è la new entry che ci ha salvato il c..o, anche perché  è molto bravo. Se non ci fosse stato lui a quest’ora eravamo ancora alla ricerca di un membro per la band. Anche perché è difficile trovare qualcuno che voglia davvero suonare, c’è gente che ama perdere tempo.”

Un altro problema che a volte condiziona le band è trovare i membri giusti, ad esempio nella mia città i batteristi sono davvero pochi…

Marco: “Anche a Pescara non si scherza, così come i cantanti che ultimamente è molto difficile trovare.”

Diego: “Quello che trovi di più sono bassisti e chitarristi, ma batteristi e cantanti zero. I cantanti sono picciosi, prima accettano di far parte della band ma una volta che ascoltano ciò che dovrebbero andare a fare si tirano indietro. Ognuno è libero di far ciò che vuole, ci mancherebbe, ma ho notato che le persone non fanno più le cose per passione.”

Luca: “C’è gente non seria che, magari, ti dice che viene a fare le prove e poi non si presenta, oppure mettono in mezzo altri impegni. Un progetto se lo accetti lo devi poi prendere seriamente e devi crederci.”

Marco: “Oppure gente che dice di conoscere il genere, ma che in realtà non lo conosce in fondo, per una mancanza di cultura. Un’altra cosa è che nella scena musicale abruzzese i giovani o si mettono a suonare al conservatorio, oppure si mettono a fare le cover band. Anche se proponi l’heavy metal, non ti si presenta nessuno.”

La mancanza di conoscenza della storia musicale in generale è un problema per le nuove generazioni…

Diego: “I giovani si fermano su ciò che esce adesso, se gli parli di ciò che ha fatto la storia, ma non solo nel nostro genere, ne parlano vagamente per ‘sentito dire’ oppure non ne conoscono nulla. Ancora non ho capito perché le nuove generazioni si focalizzano solo su quello che esce adesso, perché non ascoltare qualcosa delle origini?!”

Marco: “Anche quando si suonano i generi misti, bisogna conoscere da cosa derivano, ma il problema è che molte persone se ne sbattono.”

Luca: “Molte persone lo prendono come un passatempo, uno scherzo, non come uno stile di vita. Lo fanno tanto per atteggiarsi.”

Siamo arrivati alla fine di questa intervista, vi ringrazio per la disponibilità e buon concerto…

Diego, Marco e Luca:” Un saluto dai BloodTank”

Diego: “Seguite le Vostre passioni non vi fermate, sennò vi crocchio io che sono il batterista. Date spazio ai vostri sogni.”

Luca: “fate casino 😀 “

Profilo FB dei Bloodtank: https://www.facebook.com/Bloodtankdeathmetal

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